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"Tenete la cocaina negli ovili"Saviano insulta pure i pastori sardi

L'autore di Gomorra: "Sardegna snodo centrale del traffico di stupefacenti tra la Spagna e l'Italia". Loro: "Chieda scusa"

Matteo Legnani
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''Dopo Paolo Villaggio anche Saviano offende i sardi''. Lo ha detto Fortunato Ladu, uno dei leader del Movimento Pastori Sardi, insieme a Felice Floris, in merito alle dichiarazioni rilasciate a Nuoro dallo scrittore Roberto Saviano. Lo scrittore napoletano, in Barbagia proprio all'indomani dell'arresto per traffico di droga dell'ex primula rossa del Supramonte di Orgosolo (Nu), Graziano Mesina, ha detto nel corso di un incontro promosso da una libreria nuorese: ''Sappiate che e' solo la punta dell'iceberg, il narcotraffico ce l'avete in casa. Le montagne, gli ovili sono gli abituali punti di stoccaggio della coca che arriva dalla Spagna''. ''Il redditizio settore del petrolio bianco - ha detto Saviano - continua a crescere anche accanto alla vostra porta. Con un fatturato di 200 milioni all'anno. Quando si parla di Sardegna, terra poco raccontata, non la si mette certo sul piano del narcotraffico. Vi invito a osservare da vicino, non considerare cio' che e' successo come un episodio isolato''. ''Siamo molto dispiaciuti - prosegue l'esponente dei Movimento pastori sardi - delle generalizzazioni che Saviano ha usato nella sua conferenza a Nuoro nei confronti dei pastori sardi a proposito dei magazzini della coca negli ovili. Certo e' che con 15mila aziende - prosegue Ladu - e altrettanti lavoratori nel settore agro-pastorale non e' possibile fare di tutta un'erba un fascio e dare un giudizio cosi' affrettato dell'intera categoria. Bene farebbe Saviano a chiedere scusa ai sardi, e lo invito - conclude Ladu invitandolo a visitare la sua azienda modello - a trascorrere una giornata nel mio ovile, in modo da rendersi conto chi sono i pastori sardi, che non sono trafficanti di droga''.

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