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Lega, campagna acquisti in Forza Italia (e fu An): il grande esodo nel centrodestra

Giovanni Ruggiero
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Ben prima dell'esplosione elettorale del 4 marzo della Lega di Matteo Salvini, l'attrazione di parlamentari non propriamente leghisti verso il Carroccio aveva sortito i primi effetti. Oggi la calamita leghista è diventata talmente potente da scatenare il nervosismo tra i dirigenti di Forza Italia, terrorizzati dall'idea di perdere prima parlamentari eletti, poi una marea di voti. A crederci sin dagli inizi, ricorda il Tempo, ci sono stati Angelo Attaguile, Barbara Saltamartini e infine Alessandro Pagano. I tre, ex Pdl-Ncd tutt'altro che settentrionali, facevano parte della pattuglia salviniana in Parlamento già dalla passata legislatura. Dopo le ultime elezioni, il gruppo leghista è radicalmente cambiato, arricchito da decine e decine di neoletti da Roma in giù, ognuno con un passato diverso. C'è chi viene da Alleanza nazionale, chi da Forza Italia. E poi c'è tutta la rete degli ex Ugl, il sindacato di destra che sembra reimpostarsi su posizioni vicine a quelle di Salvini. Leggi anche: Il piano per divorare il Cav: cosa vuol fare Salvini Sono proprio loro a spaventare i dirigenti azzurri, oltre che quelli di Fratelli d'Italia, preoccupati che prima o poi parta l'Opa sull'elettorato di ex An e forzisti, nonostante il vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, smentisca a ogni occasione la sola intenzione. Non ci vuole un detective per notare però chi sono i nuovi parlamentari leghisti, per la stragrande maggioranza militanti nelle fila del defunto Pdl: c'è la riconfermata Saltamartini, l'ex presidente del II Municipio di Roma Sara De Angelis, l'ex assessore di Terracina Francesco Zicchieri. Dal Lazio in Abruzzo, dove la Lega ha il più giovane consigliere comunale d'Italia, l'ex della destra giovanile Francesco De Santis. In terra abruzzese sono stati eletti Luigi D'Eramo, punto di riferimento di An nella zona. In Campania la musica non cambia, con il coordinatore regionale Gianluca Cantalamessa, ex missino, e la rieletta Pina Castiello. In Puglia c'è Roberto Marti, ex fittiano, cioè Forza Italia, e Rossano Sasso, punto di riferimento nel settore Scuola per l'Ugl, uno senza far troppi segreti cita Peppino Tatarella e parla di un progetto: "che riprenda le redini del centrodestra". In pochi avrebbero scommesso sul loro risultato, soprattutto in Puglia. Oggi le speranze dei big forzisti ed ex An è che non scappino tutti per abbracciare la causa salviniana. G.R.

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