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Matteo Salvini, la proposta-choc a Berlusconi per andare ancora insieme al voto

Matteo Legnani
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Il piano (al momento) è questo: patto di desistenza coi grillini sui candidati nei collegi uninominali, in modo da evitare sfide fratricide e massimizzare la "resa" dell'alleanza sul territorio, coi 5 Stelle che rifarebbero il pieno al sud e la Lega che farebbe ancora meglio al Nord. Quindi, ottenere una maggioranza schiacciante in Parlamento e ripresentarsi al Quirinale da Mattarella con lo stesso "contratto per il cambiamento" e una lista dei ministri molto simile a quella presentata da Conte, incluso il professor Paolo Savona, al quale Salvini avrebbe già chiesto di presentarsi da indipendente nelle liste del Carroccio. Ma questo passa per una rottura definitiva con Forza Italia e Berlusconi. Cosa non facile, sia per il legame pluridecennale che lega i due partiti, sia perchè il centrodestra governa al momento in quattro importanti regioni del Nord e in centinaia di città grandi e piccole. Secondo il quotidiano La Stampa, Salvini propenderebbe per una rottura definitiva, ma lasciando il cerino in mano allo stesso Berlusconi. Come? Alzando l'asticella di una nuova intesa pre-elettorale talmente in alto da costringere l'ex premier a dire "non posso". Quali saranno queste condizioni? Matteo Salvini candidato premier "in partenza", una spartizione dei collegi uninominali in base ai sondaggi attuali che danno la Lega al 25%; una campagna elettorale basata sui toni della sfida tra un popolo oppresso (gli italiani) e gli oppressori di Berlino, Parigi e Bruxelles; Paolo Savona indicato, da subito, ministro dell'Economia. Per Berlusconi sarebbe una umiliazione senza precedenti, ma in molti dentro Forza Italia sarebbero pronti ad accettare le condizioni del Carroccio, consapevoli di non poter essere rieletti senza i voti di Salvini & Co. Leggi anche: Sondaggio Swg, al Tg di La7 di Mentana la fine di Forza Italia: dove vola la Lega

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