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Sesso: non sempre l'astinenza migliora la prestazione sportiva

Maria Rita Montebelli
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Praticare attività sportiva, si sa, fa bene non solo alla linea ma anche alla salute sessuale, mentale e fisica, poiché è tra i principali fattori di protezione per l'apparato cardiocircolatorio. Resta però un quesito ancora aperto, frutto di una convinzione perdurata nel tempo: è opportuno praticare attività sessuale prima di una competizione sportiva? Molti allenatori, sia in ambito professionistico che dilettantistico, consigliano ai propri atleti di praticare l'astinenza, convinti che l'attività sessuale possa causare ripercussioni negative sul fisico, quali diminuzione energetica, calo di concentrazione e vigore nell'allenamento. Ma è veramente così? Se né parlato nel corso della tavola rotonda ‘Il benessere andrologico fra sport e corretta alimentazione' nell'ambito del XXXI Congresso della Società Italiana di Andrologia in corso a Napoli fino a domani. Secondo gli andrologi della SIA bisogna considerare attentamente caso per caso, sia in relazione allo sport praticato che alla condizione psicologica del soggetto. Per esempio, negli sport di squadra come il calcio, il rugby e la pallavolo, fare sesso prima dell'evento sportivo può avere degli effetti molto positivi. Dopo un orgasmo infatti si abbassano i livelli di testosterone, la capacità respiratoria e la capacità di contrarre i muscoli, favorendo un processo di rilassamento che aiuta nelle performance di gruppo. Al contrario, negli sport individuali come il tennis, la boxe, il golf e la corsa dove la concentrazione e la calma sono fondamentali, tenere alti i livelli di testosterone aiuta nello sforzo fisico necessario durante l'incontro in cui l'individuo è da solo con se stesso. “E' opportuno fare delle distinzioni tra disciplina e disciplina, oltre all'aspetto ormonale legato all'attività sessuale, infatti, non bisogna dimenticare anche l'aspetto emotivo e psicologico che è indubbiamente soggettivo ed è influenzato a sua volta anche dal tipo di sport – ha affermato il dottor Nicola Mondaini, Tesoriere della SIA e Dirigente Medico dell'Unità di Uro-andrologia dell'Ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze - Fare l'amore, dunque, la sera prima delle competizioni non pregiudica in assoluto le prestazioni fisiche degli atleti.” Sesso sì, ma senza eccessi, anche perché le 8 – 10 ore canoniche di sonno rimangono comunque indispensabili per recuperare quelle energie necessarie alla performance. Così come una sana attività sessuale comporta benefici al fisico, allo stesso modo anche una corretta pratica sportiva contribuisce ad un miglioramento delle prestazioni sessuali, per via di un aumento delle endorfine circolanti, con conseguente miglioramento dell'umore, insieme all'aumento della produzione di testosterone, che equivale a maggior forza. Quindi esiste un rapporto biunivoco tra sesso e sport che avvantaggia ambedue le pratiche, come se si entrasse in una sorta di circolo virtuoso del benessere che fa bene sia al fisico che al morale. (PIERLUIGI MONTEBELLI)   www.prevenzioneandrologica.it – www.andrologiaitaliana.it    

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