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Governo, Saccomanni: "Potremmo cedere quote di Enel, Eni e Finmeccanica"

Il ministro del Tesoro: "Per ridurre il debito pubblico via alle dismissioni, vogliamo valorizzare i nostri asset". Cedendo il meglio che ci rimane all'estero?

Giulio Bucchi
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"Non escludo che il Tesoro possa cedere quote di società pubbliche, incluse Enel, Eni e Finmeccanica, per ridurre il debito". Lo ha detto il ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni in un'intervista a Bloomberg tv. Il passaggio è clamoroso, perché quando si parlava di dismissioni (tema spesso caduto nell'oblio) nessuno aveva mai citato le tre punte di diamante della (traballante) industria italiana. Saccomanni, già al centro delle polemiche per la questione Imu e Iva, ha scelto il summit del G20 a Mosca per sganciare la bomba, un po' come fosse il piazzista che espone la mercanzia. "Come già ampiamente annunciato il governo intende valorizzare tutti i propri asset per contribuire alla riduzione dello stock del debito - spiega il portavoce del ministro -. Esecutori testamentari? - Tra le ipotesi note, resta la cessione di immobili del demanio. "Abbiamo annunciato come una delle nostre iniziative strategiche chiave - spiega Saccomanni - l'accelerazione nelle privatizzazioni, incluse quelle immobiliari, e consideriamo anche la possibilità di ridurre la nostra partecipazione nelle compagnie controllate dallo stato". Enel, Eni e Finmeccanica, precisa però il ministro, "sono compagnie profittevoli, che danno dividendi al Tesoro e così dobbiamo considerare anche la possibilità di usarle come collaterali per la riduzione del debito". "Ci sono un po' di idee - aggiunge - che dobbiamo prendere in considerazione". "Spero - conclude - che per la fine dell'anno possiamo avere chiaro quello che veramente vogliamo fare e dunque avere una strategia complessiva che consenta un'accelerazione nella riduzione del debito". Nel frattempo, Piazza Affari (che ha aperto con un leggero segno positivo, in controtendenza con le altre Borse europee) registra i cali proprio delle tre società citate dal ministro: Finmeccanica -2,6%, Enel -1,16, Eni -0,6.        

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