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Giuseppe Conte, bomba Bankitalia: "Recessione". Manovra bis, tagli lineari o... Ipotesi "elettro-choc"

Giulio Bucchi
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"Recessione". La sentenza di Bankitalia che anticipa i dati Istat sull'andamento del Pil del quarto trimestre è una mazzata preventiva sui sogni appena abbozzati del governo. A pochi giorni dal decreto con Quota 100 e Reditto di cittadinanza, il premier Giuseppe Conte si trova alle prese con l'incubo di una manovra-bis, che però Matteo Salvini e Luigi Di Maio vogliono assolutamente rinviare a dopo le elezioni europee. Leggi anche: "Quando ho sentito parlare Di Maio di boom economico....". Crosetto lo umilia così Resta il fatto che la crescita del Pil stimata allo 0,6%, quasi la metà dell'1% preventivato dal governo, rende quasi impossibile rispettare il rapporto con il deficit al 2,04% concordato con a dicembre con la Commissione Ue. Una bomba sui conti, insomma, prima ancora di capire se la manovra riuscirà a invertire una tendenza che già negli ultimi mesi si delineava come "stagnazione". A spanne, è il calcolo del Messaggero, "una riduzione del Pil di 0,4 punti rispetto al previsto, comporterebbe un aumento del deficit di circa 3,5 miliardi di euro". A luglio Bruxelles verificherà l'andamento dei conti a 7 mesi dall'operatività delle misure inserite in manovra e se non saranno centrati gli obiettivi previsti allora scatterà il taglio dei 2 miliardi di euro dei fondi dei ministeri posti come clausola di garanzia per il via libera dell'Ue. Unica carta da giocare è una misura da elettro-choc: affidare il budget per le grandi opere, 150 miliardi di euro stanziati e non ancora "iniettati", a una cabina di regia in mano al ministro dell'Economia Giovanni Tria. "Una riedizione del genio civile - spiega ancora il quotidiano romano - per accelerare la progettazione delle opere senza dover necessariamente passare per le lungaggini delle gare di appalto".

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