Cgia, "primo weekend del 2025 liberi dalle tasse"

Stando all’annuale elaborazione dell'Ufficio studi della Cgia, ieri è "scoccato, ovviamente in linea puramente teorica, il giorno di liberazione fiscale"
sabato 7 giugno 2025
Cgia, "primo weekend del 2025 liberi dalle tasse"
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"Quello che ci apprestiamo a trascorrere è il primo fine settimana del 2025 liberi dalle tasse": lo comunica la Cgia (Confederazione Generale Italiana dell'Artigianato) che, citando l’annuale elaborazione compiuta dal suo Ufficio studi, spiega come proprio ieri sia "scoccato, ovviamente in linea puramente teorica, il giorno di liberazione fiscale o, come lo chiamano negli Stati Uniti, il tax freedom day". Dunque, ha sottolineato ancora la Cgia, "dopo ben 156 giorni dall’inizio di quest’anno, sabati e domeniche compresi, il contribuente medio ha terminato di lavorare per pagare l’armamentario fiscale italiano che, in particolare, è costituito dall’Irpef, dall’Ires, dall’Irap, dall’Iva, dalle addizionali, dai contributi previdenziali, dalle tasse locali, etc".

Stando a quanto riferito dalla Cgia, "da ieri e sino al prossimo 31 dicembre ciascun italiano eserciterà la propria professione per vivere e per migliorare la propria condizione economica". In ogni caso, è stato precisato anche che si tratta di "un puro esercizio di scuola che però ci consente di misurare in maniera del tutto originale il peso fiscale che grava sugli italiani". La data del 6 giugno, invece, è stata stabilita in un modo ben preciso: "La stima del Pil nazionale prevista per l’anno in corso è di 2.256 miliardi di euro; tale importo è stato suddiviso per 365 giorni, ottenendo così un dato medio giornaliero di 6,2 miliardi di euro - ha spiegato la Confederazione -. Dopodiché, sono state estrapolate le previsioni relative alle entrate tributarie e contributive che i percettori di reddito verseranno quest’anno che dovrebbero ammontare a 962,2 miliardi di euro. Infine, quest’ultimo dato è stato frazionato al Pil giornaliero".

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La Cgia, poi, ha ricordato che l’impatto sulla pressione fiscale riconducibile all’aumento delle tasse "è stato modestissimo. Ricordiamo, tra i principali inasprimenti fiscali introdotti dal governo in carica, le seguenti misure: incremento della tassazione sui tabacchi, dell’IVA su alcuni prodotti per l’infanzia/igiene femminile e dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni per l’anno 2024; rimodulazione delle detrazioni per le spese fiscali con l’introduzione di alcune limitazioni per redditi elevati, l’inasprimento della tassazione sulle cripto-attività, la riduzione delle detrazioni delle spese per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico per l’anno 2025".

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