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Madagascar, c'è un italiano tra gli europei linciati dalla folla

La conferma arriva dalla Farnesina. Ucciso perché sospettato di essere un trafficante di organi

Roberto Procaccini
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C'è anche un italiano tra i due europei linciati ieri in Madagascar perché sospetatti di essere trafficanti di organi. Lo conferma oggi la Farnesina, dopo che l'indiscrezione era circolata ieri in maniera informale. Secondo la polizia malgascia, l'uomo si chiamerebbe Roberto Gianfalla e sarebbe un cittadino italiano dotato anche di passaporto francese. Uccisi con lui dalla folla inferocita il francese Sebastien Judalet e un uomo del posto.  Bambini scomparsi - Il linciaggio si è consumato sull'isola di Nosy Be, destinazione turistica a largo della costa settentrionale del Madagascar. A scatenare la rabbia della folla il ritrovamento alcuni giorni fa del cadavere di un bambino di 8 anni mutilato della lingua e dei genitali, delitto che segue la scomparsa di diversi minori negli ultimi tempi. Stando ai giornali malgasci, la comunità di Nosy Be (60mila residenti) è andata in fibrillazione: ci sono stati tumulti di piazza culminati con l'assalto al commissariato di Polizia che conduceva le indagini e col bilancio di un morto e diversi feriti gravi. Non è noto come la folla abbia identificato nei due europei i responsabili dell'omicidio. Fonti locali raccontano che malgasci avrebbero fatto irruzione in casa dei due e trovato organi umani nel loro frigorifero. A Gianfalla e Judalet, prima di essere uccisi e arsi su una spiaggia, sarebbe stata estorta una confessione sotto tortura. Alcune ore dopo un terzo uomo, parrebbe lo zio del bambino ucciso, è stato bruciato forse vivo perché ritenuto corresponsabile della scomparsa del nipote.

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