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Pierre Moscovic aiuta Emmanuel Macron: "La Francia può sforare il 3 per cento, l'Italia no"

Cristina Agostini
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Due pesi e due misure o solo applicazione delle ferree regole europee? Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari economici ha dichiarato in una intervista a Le Parisien che "il superamento della soglia del 3% del rapporto deficit/Pil nel 2019 per la Francia "se ci riferiamo alle regole può essere concepibile in via limitata, temporanea e straordinaria". Ma non per l'Italia. E ha specificato: "Ogni parola conta: l'eventuale superamento del 3% non dovrebbe estendersi per due anni consecutivi, né superare il 3,5% in un anno". Leggi anche: Come far fuori Di Maio con l'aiuto di Mattarella: crisi di governo, il piano di Salvini In particolare Moscovici ha detto che le misure annunciate dal presidente Emmanuel Macron sono "indispensabili per soddisfare l'urgenza del potere d'acquisto". Trattamento di favore per la Francia? No, risponde il commissario: "Non c'è indulgenza, queste sono le nostre regole e nient'altro che le nostre regole", ha detto, negando di voler fare"come se ci fosse da un lato una eccessiva severità e dall'altro non so quale lassismo". Il confronto con l'Italia, ha precisato, "è allettante ma sbagliato perché le situazioni sono totalmente diverse", ha detto ancora Moscovici, osservando che "la Commissione europea ha monitorato il debito italiano da diversi anni" e non lo ha "mai fatto" per la Francia.

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