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Donald Trump, "se pretende di restare presidente verrà scortato fuori a forza": ma spunta il cavillo costituzionale

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E se Trump, che non riconosce la sconfitta, pretendesse di restare presidente?”. Da questo interrogativo - al quale Joe Biden ha risposto “verrà scortato fuori dalla Casa Bianca” - è partita la riflessione di Massimo Gaggi, che su Il Corriere della Sera ha sottolineato che non è affatto scontato che Donald Trump riconosca la sconfitta e ceda la presidenza. “Non è così facile - si legge - perché il sistema elettorale Usa è basato sulla concessione da parte del perdente. In sua assenza si entra in quella che i costituzionalisti definiscono una terra incognita”. Ed è proprio su questa che il presidente in carica è intenzionato a giocare la sua partita: ha già chiarito che non accetterà in alcun caso di dichiararsi sconfitto, rimanendo nella sua convinzione di elezioni rubate a causa di voti postali irregolari.

Al momento non c’è però alcuna prova di ciò e anche i precedenti rendono difficilmente percorribile questa strada: negli ultimi 38 anni soltanto un migliaio di schede arrivate per posta sono risultate irregolari. Fatto sta che le denunce stanno fioccando da parte della campagna di Trump in tutti gli Stati chiave che Biden ha vinto per un pugno di voti: alcuni ricorsi sono già stati respinti, ma se qualche giudice dovesse prendere sul serio le contestazioni, allora qualche Stato potrebbe non confermare il risultato del voto popolare, bloccando il suo trasferimento nella scelta dei grandi elettori. Gaggi sul Corsera si è chiesto se non ci siano rischi autoritari: “Trump interpreta le leggi in modo molto personale, ma non è un dittatore. Quando dice ‘sono pronto a rispettare l’esito del voto… se vinco io’, bisogna capire se sta semplicemente immaginando una via d’uscita dialettica e prepara una nuova battaglia politica da leader che si definisce illegalmente defenestrato, o se vuole andare davvero fino in fondo nella contestazione del voto, qualunque siano le conseguenze per la stabilità degli Stati Uniti”. 

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