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Vaccino, il Regno Unito autorizza il "cocktail di vaccini" e pensa al richiamo a 12 settimane: "Rischi enormi", allarme degli scienziati

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Pronti a tutto per accelerare sui vaccini. Le notizie che arrivano dal Regno Unito, dove il coronavirus con la sua variante sta mietendo contagi e vittime da record, sono inquietanti. Spaventose. Già, perché Boris Johnson e il governo, come detto, sono disposti a tutto pur di accelerare sulla campagna vaccinale. E non solo con l'approvazione in anticipo rispetto all'Ema e all'Europa di alcuni tipi di vaccino. Come riporta Il Giornale, infatti, il Regno Unito ha autorizzato un cocktail di vaccini. Il tutto è nero su bianco sul manuale per le vaccinazioni fornito dal Servizio sanitario inglese a infermieri e operatori sanitari, dove si legge: "Deve essere fatto ogni sforzo per dare lo stesso vaccino, ma se non fosse possibile è meglio una seconda dose di un altro vaccino che niente". Per esempio, prima Pfizer e poi Moderna. Due vaccini diversi.

 

Un escamotage per vaccinare più persone nel minor tempo possibile che, però, spaventa e raccoglie il secco "no" dei colossi della farmaceutica, che avvertono circa i rischi e il fatto che sia una situazione non testata. Ma non solo. "Non ci sono prove, potrebbe funzionare, ma anche no - ha affermato Simon Clarke, professore associato di microbiologia all'università di Reading, in un'intervista a Sky -. Le conseguenze, se si sbaglia, sono enormi. Potrebbero significare il fallimento del programma di vaccinazioni ora che abbiamo questa nuova variante. Ci sono reali possibilità che non funzioni, nessuno lo sa". Un allarme gravissimo, insomma. Senza considerare che ogni vaccino ha tempistiche differenti per il richiamo, ovvero la seconda iniezione. Dopo le polemiche, Mary Ramsay, responsabile per l'immunizzazione della sanità pubblica inglese, ha aggiunto: "Non raccomandiamo affatto di mescolare i vaccini per il covid. Se la vostra prima dose è Pfizer non dovete ricevere la seconda da AstraZeneca o viceversa". Insomma, "non raccomandiamo". Ma il manuale parla chiarissimo.

 

"Non ci sono dati di alcun tipo su questa idea - dice John Moore della Cornell University -. La Gran Bretagna sembra aver abbandonato completamente la scienza e ora sembra alla ricerca di una via d'uscita dal disastro". I britannici, insomma, potrebbero essere trattati alla stregua di cavie. Per il mix di vaccini e per una seconda decisione molto controversa: è stata proposta l'estensione a 12 settimane (anziché 3-4 settimane) per la seconda dose di vaccino. Questo per permettere di fornire la prima dose a più persone possibili, in barba alla possibilità che attendendo 12 settimane la seconda dose possa rivelarsi inutile. In Gran Bretagna la situazione appare decisamente fuori controllo.

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