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Russia, Andrei Panov si dimette da Aeroflot e fugge: "La vecchia vita è finita", pesantissimo atto d'accusa contro Putin

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La rivolta contro Vladimir Putin non riguarda solo qualche oligarca, i "rich kids" russi all'estero o frange minoritarie di dissidenti a Mosca o San Pietroburgo. La protesta contro la guerra in Ucraina e le sue drammatiche conseguenze a livello economico e geopolitico sta producendo una raffica di impensabili dimissioni anche nell'alta burocrazia di Mosca, tra i dirigenti di alcune delle più importanti aziende pubbliche del Paese. Ai malumori sempre più espliciti tra i vertici militari e dei servizi segreti (a cui il presidente ha risposto con le prime purghe, forse nel paranoico timore di un colpo di Stato) e in un clima di censura mediatica ormai conclamata (il regime ha bloccato Eco di Mosca, Meduza, Mediazona , Bumaga, Facebook e Twitter). fa rumore il gesto di Andrei Panov, vicedirettore di Aeroflot (la compagnia aerea russa, un colosso dei cieli globali) che ha imitato il suo capo e dopo poche ore, a sua volta, si è dimesso. 

 

 

 



A far scalpore anche il modo in cui Panov ha ufficializzato la sua scelta: "Sono andato via dall'Aeroflot; sono andato via dalla Russia; la vecchia vita è finita". Parole che molti leggono non tanto come l'annuncio di una nuova fase professionale (in tempo normali, così sarebbe stato logico fare), ma come un atto di accusa contro Putin. Quel "la vecchia vita è finita" sembra in fatti la sintesi perfetta di quanto attende la Russia: import ed export bloccati, contatti con il resto del mondo terminati a tempo indeterminato, la prospettiva di avere canali di scambio commerciali e diplomatici quasi esclusivamente con la Cina, e il timore concreto di fare del Cremlino il "vassallo" di Pechino.

 

 

 

 

La Russia quasi come una nuova, sia pur gigantesca Corea del Nord.  E insieme alle parole di Panov, è diventato virale anche il video di un più "umile" pilota della compagnia aerea low costa Pobeda, che ha salutato così i suoi passeggeri via interfono una volta atterrato in Turchia: "Benvenuti ad Antalya, grazie di aver viaggiato con noi A titolo personale aggiungo che la guerra con l'Ucraina è un crimine".

 

 

 

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