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"Quando muore Vladimir Putin?". Perché questa terribile domanda fa il giro della Russia

Maurizio Stefanini
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Ma come la pensano effettivamente i russi di quello che sta succedendo nel loro Paese? Chi ha un minimo di contatti con cittadini russi sa che effettivamente Putin ha una sua popolarità, e comunque ha sempre ricevuto un bel po' di voti, anche se le condizioni del gioco democratico sono andate via via peggiorando. D'altra parte, la quantità di arresti che ci sono stati nelle proteste all'inizio della guerra, i centri reclutamento attaccati a colpi di Molotov e i militari che fanno causa per non essere mandati al fronte evidenziano come non tutti siano d'accordo. Ma è possibile capire come esattamente i russi la pensano? Nell'epoca di Internet, c'è uno strumento: le ricerche sulla rete.

Proprio basandosi su Google Trends un "ritratto psicologico del popolo russo" è stato tracciato dal sito ucraino Molfar. E la prima scoperta è che la frase «quando morirà Putin» è stata ricercata in Russia più che in Ucraina. In Ucraina, in pratica, c'è stato negli ultimi mesi un picco solo. In Russia assistiamo a picchi continui. Seconda scoperta: il governo di Mosca dice che in Ucraina non c'è una guerra ma una «operazione speciale». Ma le ricerche relative al secondo termine sono quasi piatte, e molto inferiori al primo. Cioè, i russi sanno perfettamente cosa si sta combattendo. Anche sulla asserzione «ci sono nazisti in Ucraina» c'è una sorpresa. Molto più ricercata è infatti l'espressione «nazisti in Russia», tra «nazismo in Ucraina» e «nazismo in Russia» c'è una sorta di equilibrio. Nel complesso la prima ricerca è fatta più spesso, ma negli ultimi mesi la seconda ha effettuato un evidente sorpasso.

 

 

IN CERCA DI CREDIBILITÀ
Con vari picchi è «notizie ucraine della guerra ucraina». Curioso è una sorte di duello tra il portavoce di Dmitrij Peskov e il consigliere di Zelensky (e viceministro per la guerra psicologica) Oleksij Arestovy. Sul web dall'11 al 31 marzo è stato in testa anche tra i russi l'ucraino, poi fino al 9 aprile lo ha sorpassato Peskov, ma in seguito ArestovyNha preso su di lui un vantaggio che sembra definitivo. Su YouTube invece il vantaggio di ArestovyN è tale che praticamente non c'è storia. Abbastanza netto è anche il vantaggio che nelle ricerche dei russi ArestovyNha sul portavoce del ministro della Difesa Igor' Konaenkov. E addirittura è stato a lungo in testa anche rispetto alla pop star russa Valerij Kipelov, anche se negli ultimi giorni appaiono appaiati.

È testa a testa, invece, tra il leader nazionalista ucraino del passato Stepan Bandera, indicato dalla propaganda russa come nazista anche se in effetti i tedeschi lo arrestarono poco dopo l'occupazione; e il signore della guerra ceceno al servizio di Putin Ramzan Kadyrov. Tra 25 e 30 maggio c'è una impennata di ricerche sui problemi per vedere Netflix. Tra i vari strumenti di pagamento, Apple Play ha un picco di ricerche il 12 maggio, Il sistema Tinkoff Pay, creato apposta per sostituire i sistemi occidentali in default, ha un piccato il 24 maggio quando è lanciato, ma poi crolla. Il 26 maggio e il 5 giugno do nuovo ci sono record di Apple Pay. Dal 25 maggio anche Google Pay sorpassa Tinkoff Pay, mentre un altro sistema locale resta a un minimo costante.
La disconnessione da Swift ha un picco il 31 maggio. La guerra nucleare il 29 aprile e 11 maggio. «Come lasciare la Russia» tra il 27 febbraio e il 5 marzo: subito dopo lo scoppio della guerra. Sempre dipendendo dalla cronaca: McDonald's ha un improvviso picco di ricerche il 12 marzo: Bucha il 4 aprile. La domanda «quando finirà la guerra in Ucraina» sembra perdere importanza.

 

 

LE PROFEZIE DI BABA VANGA
Ma collegata alle profezie della veggente bulgara Baba Vanga ha invece riprese continue. Come dire che ormai i russi sperano solo in soluzione soprannaturale. O, come risultava dal primo quesito, dalla morte di Putin. Interessanti anche le ricerche su temi economici. «Default in Russia» ha avuto picchi che si sono calmati. «Tasso di cambio del dollaro con il rublo» continua ad agitarsi. Dopo il 26 marzo le ricerche sull'aumento dei prezzi di carta e verdure si sono appiattite, ma la carta ha avuto picchi tra il 4 e il 19 maggio; le verdure il 27 aprile e il 7 giugno. Il 15 maggio c'è anche un picco di ricerche sulle tariffe del trasporto pubblico. «Importazione parallela» il 23 aprile e il 6 maggio. «Inflazione del rublo» il 20 maggio, più o meno assieme a «comprare dollari».

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