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Gazprom, la strage dei manager: otto vittime, "ecco chi li sta uccidendo"

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Maurizio Stefanini
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In Russia gli oligarchi muoiono, i generali vengono arrestati. 61 anni, manager legato a Gazprom, Yury Voronov, è stato trovato a galleggiare nella piscina della sua lussuosa villa, con una pallottola in testa. Vicino a lui c'era una pistola. È l'ottavo manager o imprenditore russo trovato misteriosamente ucciso dall'inizio dell'anno, e il terzo nella stessa zona di San Pietroburgo. Voronov dirigeva una imprese di logistica, titolare di vantaggiosi contratti con Gazprom nell'Artico. Secondo le prime informazioni, le indagini starebbero per ora attribuendo la morte a una «disputa con soci di affari», dal momento che secondo la vedova il marito si lamentava di gente che lo stava truffando. Ma le telecamere di sicurezza non mostrano nelle ore precedenti né visite, né intrusi. Il 20 gennaio fu il manager di Gazprom Leonid Shulman a essere trovato cadavere nella sua casa di campagna nel paese di Leninisky, vicino a San Pietroburgo: ucciso a pugnalate ma vicino a una lettera di suicidio. Nello stesso villaggio il 25 febbraio fu trovato morto nel suo garage Alexander Tyulakov, altro manager di Gazprom. Anche lui, con tracce chiare di pestaggio e una lettera di suicidio. Il 28 febbraio il milionario russo di origine Mikhail Watford fu trovato morto nella sua casa del Surrey, in Inghilterra.

 

 

 

UNA STRAGE

A fine marzo fu trovato morto con la sua famiglia a Nizhny Novgorod Vasily Melnikov, proprietario della impresa di forniture mediche MedStorm. Poiché non c'erano segni di ingressi non autorizzati e si sono trovati sulla scena del crimine coltelli, gli inquirenti pensano a un massacro della famiglia seguito da suicidio. Il 18 aprile fu trovato morto nel suo appartamento a Mosca l'ex-vicepresidente di Gazprombank, con moglie e figlia. Gli inquirenti parlanop di di crimine per gelosia. Il 19 aprile a Barcellona fu trovato morto Sergey Protosenya, manager del produttore di gas Novatek, parzialmente di Gazprom. Vicino i cadaveri di moglie e figlia. Ad aprile il milionario nel settore dei cellulari Yevgeny Palant è stato trovato cadavere assieme alla moglie, con tracce di pugnalate.
Secondo i media governativi lo ha ucciso la moglie per poi suicidarsi, perché la voleva lasciare. A maggio il 43 miliardario Alexander Subbotin, ex top manager di Lukoil, è stato trovato morto dopo una seduta sciamanica, forse per un infarto dovuto a veleno di rospo. Resta aperta la questione di chi ha commesso i delitti: servizi, criminalità comune (a volte sovrapponibili in Russia) oppure agenti stranieri?

 

 

 

AGENTI CORROTTI

Intanto, sono stati arrestati dall'Fsb con accuse di corruzione, tre generali del ministero degli Interni: Sergei Umnov, capo della polizia di San Pietroburgo fra il 2012 e il 2019, poi nominato da Vladimir Putin come assistente del ministro degli Interni Kolokoltsev; Aleksei Semyonov, a capo dei vigili di San Pietroburgo, e Ivan Abakumov. L'accusa è abuso di potere, per aver acquistato proprietà a spese del Fondo del programma di assistenza per San Pietroburgo e la regione di Leningrado fra il 2016 e il 2020. Umnov a sua volta, nel 2012, aveva usato una inchiesta per corruzione per fare fuori all'allora capo della polizia di San Pietroburgo, Mikhail Sukhodolsky, di cui in seguito prese il posto. 

 

 

 

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