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Kosovo, scatta l'allarme: guerra a due passi dall'Italia

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Albin Kurti è il premier del Kosovo: a febbraio ha preso oltre il 50% dei voti ed è stato riconfermato, alla luce degli ottimi risultati ottenuti dal suo governo, soprattutto dal punto di vista economico con aumento del Pil, dell’export e degli investimenti stranieri. A gravare sul Kosovo è però la minaccia di un nuovo conflitto con la Serbia: dietro ci sarebbe la regia della Russia di Vladimir Putin.

 

 

A lanciare l’allarme è proprio il premier 47enne, che ha rilasciato un’intervista a Repubblica: “Il rischio che scoppi un nuovo conflitto tra Kosovo e Serbia è alto. Non voglio dire altissimo, anche perché qui abbiamo il contingente Nato, ma sicuramente alto. Siamo una democrazia che confina con un’autocrazia, del resto. Prima dell’invasione dell’Ucraina le possibilità erano poche, ora la situazione è cambiata. Il primo episodio, conseguenza dell’idea fascista di panslavismo che il Cremlino ha, è stato l’Ucraina. Se avremo un secondo episodio, ad esempio in Transnistria, allora le probabilità che una terza guerra si sviluppi nei Balcani occidentali, e in Kosovo in particolare, saranno altissime”.

 

 

Insomma, lo scenario è chiaro per Kurti, così come la presenza di Mosca alle spalle di Belgrado: “Il Il 25 novembre scorso il premier serbo Vucic era a Sochi: era il diciannovesimo incontro con Putin in dieci anni, in media si vedono due volte all'anno. Non è normale per dei leader di governo. In quell'occasione Vucic ha poi detto: ‘Abbiamo parlato di doppi standard e delle ipocrisie nelle relazioni internazionali. Putin ne è consapevole. Io gli ho mostrato il Nord del Kosovo sulla mappa’”.

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