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Cremlino, l'ora della bomba atomica: le voci-horror degli ultimi minuti

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Vladimir Putin potrebbe ben presto passare dalle parole ai fatti. La data da cerchiare in rosso è quella in cui il presidente russo annuncerà l’annessione delle quattro regioni occupate. Con l'Onu che non riconoscerà l’esito del quesito e gli Stati Uniti che presenteranno una risoluzione al consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, lo zar potrebbe agire.

 

 

D'altronde le immagine e le rivelazioni che mostravano soldati del Cremlino minacciare con tanto di armi i cittadini, affinché votassero per l'annessione, hanno portato l'Occidente a etichettare il referendum come una "farsa". Insomma, solo Mosca riconoscerà la validità del voto. La stessa Ucraina ha confermato di non voler rinunciare ai propri territori e così la situazione rischia di farsi sempre più tesa. 

 

 

Ma - è il sospetto diffuso - dal momento che Putin annetterà le quattro regioni, ogni attacco al suo interno sarà un attacco alla Russia. Da qui il timore che lo zar possa intervenire e fare ricorso alla bomba atomica già più volte citata. Basta pensare a cosa ha dichiarato l'ex presidente e primo ministro russo Dmitry Medvedev, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia: "'Questo non è un bluff. Mosca ha il diritto di usare l'arma nucleare se lo riterrà necessario, in base alla dottrina nucleare".

 

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