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Re Carlo, "il tumore non è alla prostata". Rumors dai Windsor: "Tutto già predisposto"

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L'ombra dell'abdicazione di Re Carlo III agita l'Inghilterra e ha già innescato una reazione a catena dal punto di vista istituzionale. Il monarca ha scoperto di avere un cancro. Non alla prostata, alla quale è stato operato nei giorni scorsi, e ha già iniziato le cure standard (radioterapia, chemioterapia, immunoterapia e farmaci a bersaglio molecolare). La casa reale ha scelto di condividere la notizia "per evitare illazioni" e "nella speranza che possa aumentare la comprensione nei confronti di tutti coloro che nel mondo ne sono affetti". 

Tuttavia, i rumors sul futuro del 76enne, sul trono ufficialmente dal maggio del 2023, sono continui. Sul tavolo, ovviamente, l'ipotesi dell'abdicazione in favore del figlio primogenito William. La scoperta del cancro è stata un fulmine a ciel sereno, come si dice in gergo "incidentale" in quanto emersa durante i controlli per il problema alla prostata. Secondo il dottor Massimo Di Maio, presidente eletto dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica intervistato dal Corriere della Sera, la malattia potrebbe interessare l'uretra o la vescica, due zone controllate in relazione alla prostata, oppure potrebbe essere stata individuata con valori anomali nel sangue

Chi guiderà la Corona con Carlo "ai box"? Tutto è già predisposto: in caso di temporaneo impedimento il potere andrà ai consiglieri di Stato, ovvero i membri della Royal Family. La moglie Camilla svolgerà le sue mansioni ufficiali, mentre William resterà a Windsor. Nel frattempo, anche il fratello Harry ha deciso di tornare in patria per stare vicino al padre. Segno, evidentemente, che se la situazione se non drammatica è perlomeno molto seria.

Come ricorda Open, l'ipotesi di abdicazione non è fantapolitica. Ne è un esempio infatti la cselta della regina Margherita di Danimarca, che a 83 anni ha ceduto lo scettro al figlio Fredrick. Già prima della notizia del tumore, il biografo reale Phil Dampier aveva affrontato il tema: "Se dovesse avere problemi di salute o credesse che sia il momento giusto, potrebbe lasciare il trono a William. Sua madre Elisabetta non poteva farlo, perché suo padre Giorgio VI diventò re dopo l'abdicazione del fratello, e dunque era qualcosa da non ripetere. Ma i tempi cambiano". Il biografo aveva anche fissato i tempi: entro 5 anni dall'incoronazione. 

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