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Riforma Cartabia, saltano i piani di Draghi: quando approda in Aula. E sulla questione di fiducia...

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La riforma della giustizia, sui cui si è trovato un accordo in Consiglio dei ministri dopo una giornata travagliata, arriverà in Aula non più domani 30 luglio, bensì domenica 31 alle 14. E' stata calendarizzata per quel giorno e quell'ora per permettere il voto delle pregiudiziali presentate da L'Alternativa c'è. A deciderlo - come riporta LaPresse - è stata la conferenza dei capigruppo. Il ministro Federico D'Incà, però, non ha fatto riferimento alla eventuale apposizione della fiducia. 

Dopo le pregiudiziali, comunque, si proseguirà con l'esame del provvedimento. In Cdm l'approvazione del testo è stata unanime nonostante i tentennamenti grillini di questa mattina. I 5 Stelle, però, alla fine hanno accettato la mediazione sui reati di mafia. I tira e molla, in ogni caso, sono stati tanti: il Consiglio inizialmente previsto per le 11 e 30, si è riunito ben oltre le 13, dal momento che i ministri pentastellati erano in riunione con Giuseppe Conte.

A un certo punto poi il M5s ha comunicato l’intenzione di astenersi e allora Draghi ha immediatamente sospeso i lavori. In un secondo momento, però, i 5 Stelle si sono dovuti accontentare del compromesso sui reati di mafia: per i processi di appello che riguardano reati con l’aggravante mafiosa ci saranno 6 anni di tempo, mentre per 416 bis e ter non è previsto alcun limite.

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