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Uomini e donne, l'ex tronista gay Claudio Sona: "La tv si è dimenticata di me, forse perché non ho un agente..."

Francesco Fredella
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Il suo arrivo sul trono di Uomini e donne fa parlare tutti. E, così, in poche settimane Claudio Sona diventa famoso. Il personaggio dell'anno perché è il prima tronista gay ad arrivare negli studi di Queen Maria. Poi, dopo la sua uscita dal programma, addio trono gay. Inspiegabilmente. Claudio, a distanza di anni, è scomparso anche dai radar della tv rifugiandosi nei social, dove incassa migliaia di like e follower. Produce creme, fa l'imprenditore ed ha un nuovo amore. "L'ho conosciuto un anno e mezzo fa lontano dal programma", dice. Poi ritenta la carta della tv. Capitolo reality, ma va male: nessuna chiamata. "Ho provato a fare il provino al Gf vip lo scorso anno, ma non sono stato preso. Non so il motivo, forse vogliono personaggi di rottura. Un po' macchiette? Non lo so, ma certo mi spaventerebbe una reclusione forzata nella casa", racconta Claudio Sona a RTL102.5 News, durante Trends&Celebrities. Sona, senza segreti, dice che la tv si è praticamente dimenticata di lui. "Dopo l'esperienza a Uomini e donne sono tornato alla vita di sempre, non lavoro più in un bar come era accaduto in passato, ma faccio l'imprenditore. Produco creme", svela.

 

 

 

 

Ma come mai è finita la sua permanenza televisiva negli studi di Maria De Filippi? Un mistero, per molti fan di quel programma, fino a poche settimane fa. Ora ci pensa proprio Claudio a mettere le cose in chiaro. "Farei un reality, probabilmente La Talpa, ma vi rivelo che non ho un agente e vado a propormi da solo. Però non cerco la popolarità in modo spasmodico. Ne avrei fatto volentieri a meno perché quando ero a Uomini e donne ho fatto il pieno di popolarità: veniva a citofonare a casa mia, foto e messaggi. Insomma, sei sempre sotto ai riflettori", racconta. Ma la sua partecipazione a Uomini e donne, sicuramente, ha cambiato la storia di tanti ragazzi. "Ho abbattuto i pregiudizi, ancora oggi molte persone mi fermano dicendomi grazie. Magari ragazzi che hanno avuto il coraggio di affrontare il tema della sessualità con i propri genitori".

 

 


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