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Cda Rai: scontro sul ricorso al prelievo di 150 milioni, si dimette Luisa Todini

michele deroma
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Luisa Todini si è dimessa dal consiglio di amministrazione della Rai, dopo uno scontro su un possibile ricorso contro il prelievo di 150 milioni di euro dagli introiti sul canone Rai, votato dalla commissione Bilancio e Finanze del Senato, e previsto nel cosiddetto decreto Irpef. Il consigliere d'amministrazione Antonio Verro ha presentato oggi, nel corso del cda, un ordine del giorno che impegnava il consiglio a votare il ricorso: ciò ha provocato una dura frattura con i consiglieri Luisa Todini e Antonio Pilati, mentre gli altri hanno votato a favore del ricorso. Il presidente Anna Maria Tarantola si è astenuto e l'ordine del giorno è passato, per cui la Todini si è dimessa. I fatti hanno soltanto accelerato l'addio della donna, che aveva già annunciato le proprie dimissioni "entro l'autunno", in virtù del proprio nuovo incarico alla presidenza delle Poste. Le dichiarazioni della Todini - "Comunico le mie dimissioni dal Consiglio di Amministrazione di Rai Spa a seguito della seduta tenutasi oggi a Milano a margine della quotazione di Rai Way. La mia decisione, che anticipa di qualche settimana le dimissioni che avrei comunque formulato entro fine autunno, è dovuta alla scelta, deliberata a maggioranza dal cda odierno, di presentare ricorso contro il decreto Renzi, che all'articolo 21 prevede un contributo di 150 milioni a carico della concessionaria pubblica del servizio radiotelevisivo nel quadro della generale politica di spending review adottata dal governo. Ritenendo inaccettabile e irresponsabile tale decisione del consiglio di amministrazione, a cui ho sempre dato durante il mio mandato un contributo autonomo e in una pura logica di interesse dell'azienda e del servizio pubblico, ho ritenuto doveroso dissociarmi in modo definitivo annunciando le mie dimissioni immediate. Mi auguro che questa sia l'occasione finalmente per imboccare un processo di radicale revisione della governance di Rai, che porti gli amministratori a rispondere all'azionista, e non ai partiti". Le reazioni - Il dg della Rai, Luigi Gubitosi, avrebbe definito "inopportuno" il ricorso votato dal cda nel consiglio odierno. Gli ha fatto eco Michele Anzaldi, deputato del Pd e segretario della commissione di vigilanza Rai, sconcertato da quanto accaduto a viale Mazzini: "La decisione dei consiglieri della Rai di votare per un ricorso contro il governo, azionista di maggioranza Rai, è veramente sorprendente. Visto il suo comportamento lineare, verrebbe da chiedere alla consigliera Todini di ripensarci e ritirare le dimissioni". Ora non è scontata la nomina di un nuovo consigliere da parte della comissione di vigilanza Rai: già in passato è accaduto che ci siano state dimissioni, senza che si sia proceduto alla nomina di un sostituto.

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