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Prato, la consigliera Pd choc: "Extracomunitari ladri stronzi, dovete morire"

La renziana Caterina Marini scatenata dopo che un ladro ha svaligiato casa della sorella: "Che città di m., datemi della razzista ma non me ne frega un c...". Si attendano reazioni sdegnate a sinistra

Giulio Bucchi
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"Extracomunitari ladri stronzi dovete morire subito". A scriverlo sulla propria pagina Facebook e finire alla gogna non è un esponente leghista (come spesso accaduto nelle ultime settimane, riguardo al ministro Kyenge e non solo) ma una giovane consigliera del Partito democratico di Prato, Caterina Marini, renziana della prima ora e attiva in una città-laboratorio in fatto di immigrazione, in Toscana e in Italia. A finire nel mirino della scatenata Marini non sono i cinesi, attivissimi, ma un "maghrebino", così l'ha identificato la stessa Marini, che avrebbe svaligiato la casa della sorella della consigliera. "Sarò razzista, non me ne frega un c..." - "La telefonata di mia sorella mi ha lasciato senza parole - recita il post della democratica -: mentre andava in camera si è trovata faccia a faccia in casa con un ladro…. Che città di merda è questa… Extracomunitari ladri stronzi dovete morire subito". I commenti alla sua condanna sono tutti accorati e comprensivi, ma questo non la trattiene da alzare ancora i toni: "Era un maghrebino - puntualizza -. Agile come un gatto. E datemi di razzista non me ne frega un cazzo. La gente ha solo discorsi". La segretaria: "Lasci il partito" - Si attendono le reazioni sdegnate dai compagni di partito. Nessuno, nel Pd, ha mai fatto sconti nei confronti delle sparate di qualche padano. Ma qui siamo nella civile Toscana, non nel profondo Nord. Roccaforte di sinistra, benpensante e tollerante. Sarà stato solo uno sfogo giovanile, bisognerà capirla. Perlomeno, la segretaria del Pd pratese Ilaria Brugetti (di cui la Marini è stata portavoce) ha parlato chiaro: "Con queste parole è di fatto fuori dal partito". A poco servirà, probabilmente, il fatto che la Marini abbia poi rimosso (tardivamente) il post incriminato...

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