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Resta in carcere il prof di Saluzzo. Trovate le lettere delle alunne: "E' il nostro anniversario. Auguri"

Rapporti con minori

Esimio insegnante in pubblico, fautore di teatrini a luci rosse in privato. Sconvolta la moglie: "Dopo la nostra separazione ha perso il suo equilibrio"

Eleonora Tesconi
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Resta in carcere il professore dell'istituto superiore di Saluzzo, nel cuneese, accusato di aver adescato le sue allieve, nel 2011 ancora minorenni, e di aver avuto rapporti sessuali con loro in cambio di buoni voti. Il giudice per le indagini preliminari, Alberto Boetti, ha rigettato la richiesta di revoca o modifica della misura cautelare in carcere presentata dalla difesa. L'ufficio scolastico regionale, in attesa dello sviluppo delle indagini, ha intanto sospeso il docente dall'insegnamento con riduzione salariale. "Stante la non accoglienza della nostra richiesta - spiega uno dei legali difensivi - verrà presentata una nuova istanza di revoca del provvedimento al Tribunale della Libertà". Il professore dovrà anche rispondere del reato di detenzione di materiale pedopornografico, sequestrato dai carabinieri all'interno della sua abitazione, durante le perquisizioni relative all'inchiesta che gli inquirenti hanno denominato "Giano bifronte". Come il dio greco, l'insegnante aveva infatti una doppia vita: in quella pubblica era un docente modello, una persona "generosa e sensibilissima", come lo ha definito la moglie, che quell'uomo lo conosce da trent'anni. Un esimio insegnante, il migliore, a detta della preside dell'istituto in cui esercitava. Ma in quella privata, un oscuro risvolto: i rapporti sessuali che le sue studentesse hanno rivelato, i teatrini a luci rosse che il professore avrebbe messo in piedi promettendo un occhio di riguardo in compiti in classe e interrogazioni. Come riporta Il Corriere, nell'edizione di oggi, sabato 24 agosto, "Il prof.  lavorava anche quando non doveva, ci guardava, ci capiva e ci consigliava", si stupisce uno studente. "Trovo ex allievi che mi citano ancora il canto 33esimo del Paradiso, la preghiera di san Bernardo alla Vergine Maria: figlio del tuo figlio, umile e alto più che creatura... Era il suo preferito. Lo chiamiamo il nostro Benigni", racconta il figlio 30enne del professore imputato. Le testimonianze - Il professore è accusato di violenza sessuale con abuso di autorità nei confronti di due ex allieve, minorenni all'epoca dei fatti, che hanno raccontato di aver avuto rapporti intimi, non occasionali, con il loro l'insegnante. A testimonianza di ciò, il materiale trovato nell'appartamento del prof., in cui abitava solo da due anni: lettere e diari che proverebbero i suoi "contatti" con le ragazze, una in particolare. Come riporta sempre Il Corriere, in una lettera, come fossero entrambi liceali innamorati, lo scambio di battute affettuose tra i due, lei 17 anni, lui oltre 50: "E' il nostro anniversario, tanti auguri". E la risposta: "Auguri a te". Uno scambio epistolare che mette in luce un rapporto durato almeno un anno. "Io penso che dopo la nostra separazione del maggio 2011 Valter abbia perso un equilibrio, un perno - afferma la moglie-. Lui ha sempre affascinato i suoi allievi e le sue allieve con le qualità affabulatorie. Ecco io penso che sia successo questo, che le abbia incantate così, senza rendersi conto che si trattava di ragazze e non di donne mature".

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