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Tito Boeri non arriverà a fine mandato all'Inps: con chi lo vuole sostituire il governo

Matteo Legnani
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Il mandato del presidente dell'Inps, Tito Boeri, scade a febbraio. Ma a quella data, Boeri non ci arriverà alla guida dell'Istituto di previdenza perché tra le priorità del governo c'è quella di allontanarlo al più presto. Nelle prossime settimane, infatti, Lega e M5S lavoreranno febbrilmente alla definizione della Quota 100 e del reddito di cittadinanza e imperativo sarà avere un Inps il più possibile collaborativo, visto che sarà l'istituto a gestire qualcosa come 1,3 milioni di domande potenziali di reddito di cittadinanza e liquidare un numero di pensioni che complessivamente potrebbe raggiungere il triplo dei flussi normali. Boeri è già entrato in rotta di collisione con il governo su entrambi i provvedimenti, con attacchi anche molto duri nei confronti soprattutto di Matteo Salvini. Ed ecco, quindi, che il suo avvicendamento diventa prioritario. Così, ieri, come riporta il Corsera, è partito il toto-nomine, basato sul fatto che nella bozza del decreto legge che arriverà prossimamente in Consiglio dei ministri c'è un articolo che riforma la governance dell'Istituto di previdenza reintroducendo, dopo molti anni, un consiglio di amministrazione composto da 5 membri compreso il presidente. I nomi più accreditati per il posto di Boeri sono due: Pasquale Tridico, l'economista "padre" del reddito di cittadinanza e consigliere del vicepremier Luigi Di Maio; e Mauro Nori, ex direttore generale dell'Inps tra il 2010 e il 2015, quando entrò in rotta di collisione proprio con Boeri e fece le valige per la Corte dei Conti, divenendo poi consigliere dell'attuale ministro dell'Economia Giovanni Tria. Leggi anche: Matteo Salvini "licenzia" Tito Boeri: "Rema contro da mesi, perchè non si iscrive al Pd?"

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