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Papa Francesco, l'elemosiniere ribelle Krajewski beccato al Viminale: l'incontro con l'uomo di Salvini

Giulio Bucchi
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Grossa sorpresa al Viminale. L'elemosiniere del Papa, cardinale Konrad Krajewski, è entrato nella sede del Ministero degli Interni. Come riporta il sito Formiche.net, Don Corrado, a 8 giorni dalle polemiche per il suo blitz nel tombino per riallacciare l'elettricità a un edificio occupato abusivamente a Roma (con 300mila euro di bollette non pagate), era accompagnato da Daniela Pompei, responsabile dei corridoi umanitari per la Comunità Sant'Egidio.  Leggi anche: "Perché non vogliono stringere la mano a Salvini". Bergoglio, le mosse anti-Lega Per quel gesto di ribellione, in aperta sfida alla giustizia italiana, l'elemosiniere fu pesantemente criticato, tra gli altri, anche dallo stesso ministro degli Interni Matteo Salvini. Che oggi, però, non c'era. Krajewski ha invece incontrato il capogabinetto del leader leghista, Matteo Piantedosi, per confrontarsi sulla situazione dei rifugiati sull'isola greca di Lesbo. "A Lesbo - spiega la Pompei - c'è una situazione molto seria. Siamo andati lì dall'8 al 10 maggio, con una delegazione vaticana, l'arcivescovo del Lussemburgo, noi della Comunità di Sant'Egidio. Lì ci sono circa settemila rifugiati, duemila sono minori di cui molti non accompagnati. Ci sono tempi di attesa lunghi per gli spostamenti. Siamo andati al Viminale per illustrare la situazione e devo dire che abbiamo trovato un clima molto favorevole, nessuna ostilità".

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