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Carabiniere ucciso a Roma, l'arma del delitto è un coltello da marines. Come ha passato i controlli?

Cristina Agostini
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Un "coltello a lama fissa lunga 18 centimetri tipo Trenknife Kabar Camillus con lama brunita modello marines con impugnatura di anelli di cuoio ingrassato e pomolo in metallo brunito". È l'arma che ha ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, secondo quanto ricostruito nell'ordinanza di convalida dell'arresto dei due americani Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth, firmata dal gip Chiara Gallo. Leggi anche: "Senza autocontrollo e pericolosi. Potevano farlo ancora". Parla il gip: l'inquietante interrogatorio di Elder e Hjorth Il coltello era nascosto nel contro-soffitto della camera ora sotto sequestro dell'albergo dove alloggiavano i due califoniani. Davanti al pm i due americani hanno ammesso, durante gli interrogatori prima del provvedimento di fermo, di essere gli autori del furto dello zaino di Brugiatelli e della successiva telefonata estorsiva. "Elder Finnegan ammetteva inoltre di aver colpito più volte con un coltello in suo possesso la persona che gli si era avvicinata per cercare di fermarlo mentre, insieme all'amico, era in attesa di incontrare il Brugiatelli, precisando però, di non aver capito che i due che li avevano avvicinati erano carabinieri e di aver creduto che fossero uomini, andati dal Sergio per vendicarsi e fare loro del male". La domanda è: come ha potuto un coltello di questo tipo passare i controlli negli aeroporti? E' stato acquistato a Roma? E dove?

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