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Coronavirus, Toni Capuozzo: "Il governo ha pensato che il nemico fosse il razzismo, fottendosene dei contagi"

Cristina Agostini
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Toni Capuozzo attacca il governo sulla gestione dell'emergenza mondiale per il coronavirus. Perché la questione è anche politica. "E' una classe politica modesta, che si tratti di Europa o di Libia, di tasse o di istruzione, di ricerca o di reddito di cittadinanza. Ma sul coronavirus hanno fatto di peggio, pensando che la correttezza politica (visita scuole multietniche, ristoranti cinesi ecc.) fosse la cosa più importante, che il nemico fosse il razzismo", scrive in un durissimo post pubblicato sul suo profilo Facebook. Leggi anche: Coronavirus, il tragico errore all'ospedale di Codogno. L'infetto rimandato a casa tre giorni fa Ma sappiamo bene, ora che contiamo il numero di contagiati in Lombardia, che non è un problema di razzismo. "Sordi agli appelli di Burioni, tante Alici nel paese delle meraviglie, convinti che la loro solo esibita bontà salverà il mondo. Come se ne fottono di chi dorme all'aperto o raccoglie pomodori da schiavo, una volta esaurita l'accoglienza, così se ne sono fregati delle reali possibilità di contagio". Il razzismo è un male da tenere a bada, l'allarmismo è un pericolo, certo. Le malattie anche.

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