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Operazione Minerva, frodi per 18 milioni: pesantissimi arresti (anche tra le forze armate)

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Corruzione, turbativa d'asta e frodi  negli appalti delle Forze Armate per un valore pari a 18 milioni e mezzo di euro. È quanto emerge dall'operazione Minerva della squadra mobile di Roma che ha portato a 31 misure cautelari,  tra i quali pubblici ufficiali - appartenenti alle Forze Armate con diverso grado - e imprenditori, accusati, tra l'altro, di frode nelle forniture, corruzione, turbativa d'asta e altro negli appalti per gli approvvigionamenti delle Forze Armate. Le indagini avrebbero fatto emergere episodi di frode contrattuale ai danni delle amministrazioni dello Stato appaltanti da parte delle ditte aggiudicatarie della produzione dei nuovi distintivi di grado per le Forze Armate.

 

 

L'ordinanza dispone per 7 indagati gli arresti domiciliari, 5 misure interdittive di sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio, nonchè 19 misure di divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica amministrazione e di esercitare attività imprenditoriali e uffici direttivi di persone giuridiche e impresa. Le indagini, durate quasi un anno, inizialmente hanno fatto emergere episodi di frode contrattuale ai danni delle amministrazioni dello Stato appaltanti da parte delle ditte aggiudicatarie della produzione dei nuovi distintivi di grado per le Forze armate, nell'ambito del riordino dei ruoli e delle carriere previsto dal decreto legislativo numero 94 del 2017 che ha introdotto nuove qualifiche apicali. 

Nel primo troncone delle indagini, le ditte aggiudicatarie della fornitura dei nuovi distintivi di grado per le uniformi delle Forze Armate hanno utilizzato un sistema basato sulla costituzione di un "cartello" concordato verso un unico fine, ovvero quello di non farsi concorrenza, o di un accordo post-aggiudicazione in favore di chi avrebbe poi prodotto effettivamente il materiale. Nella seconda parte delle indagini, sono stati accertati autonomi e distinti episodi delittuosi commessi da ufficiali dell'Aeronautica Militare che si pongono in condizione di stabile asservimento ad interessi privati.

A margine di tali vicende, è stata altresì acclarata una truffa contrattuale perpetrata nella fornitura di tende modulari a struttura pneumatica per l'Esercito Italiano e in particolare le truppe in missione all'estero tramite una "gara a procedura aperta" per un importo complessivo di euro 9.064.335,57. Complessivamente, le indagini hanno permesso di svelare turbative d'asta e frodi negli appalti delle Forze Armate per un valore pari a 18 milioni e mezzo di euro.È stato disposto un decreto di sequestro preventivo in via d'urgenza delle somme di denaro corrisposte ad alti ufficiali delle forze armate per il reato di corruzione. 

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