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Coronavirus, Matteo Bassetti a L'aria che tira: "Non è mica ebola, così non si va da nessuna parte"

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Sono stati troppi i messaggi negativi sulla situazione coronavirus in Italia. A dirlo è l'infettivologo Matteo Bassetti a L'Aria che Tira, che innanzitutto parla della guarigione dell'ex premier Silvio Berlusconi, dimesso dall'ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato per aver contratto il virus. "Ha dimostrato all'Italia che anche a 84 anni e con tante malattie sottostanti si può guarire dal Covid-19. Questo è un messaggio positivo".

 

 

 

Sull'evoluzione del coronavirus, invece, Bassetti pensa non ci debbano essere schieramenti. Come ha fatto notare la conduttrice Myrta Merlino, infatti, da una parte c'è chi, come Alberto Zangrillo, ritiene che la malattia sia cambiata; dall'altra c'è chi, come Massimo Galli, pensa che abbiamo imparato a curare meglio il male, ma siamo ancora di fronte a un grandissimo pericolo.

"Molte persone pensano che prendere il Covid voglia dire prendere l'ebola, prendere una malattia per cui si muore in 1 caso su 2. - ha spiegato Bassetti - In realtà  oggi siamo più bravi a gestire questa infezione, intercettiamo prima i soggetti positivi, c'è stata una riduzione della carica virale. Dobbiamo dirlo forte e chiaro, e questo concetto non deve essere di una parte o dell'altra, ma deve essere di tutti. Questo atteggiamento di ottimisti contro pessimisti non porta da nessuna parte".

L'infettivologo ha poi ricordato che in tutta Italia si è lavorato bene, anche in Lombardia, tanto criticata per la gestione dell'emergenza: "Ha avuto momenti di difficoltà all'inizio, però poi è quella che ha fatto il maggior numero di posti in terapia intensiva nel Paese".

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