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Coronavirus, dopo Pasqua abolita la zona gialla: nessuna Regione cambia colore

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Nessuna regione potrà tornare il zona gialla almeno fino a maggio. È questa la certezza nel nuovo decreto, che entrerà in vigore il 7 aprile dopo i tre giorni di zona rossa per le festività pasquali. In ogni caso dai dati del venerdì del ministero della Salute su curva pandemica del coronavirus e Rt sembrano non esserci grandi novità. Con le cifre di oggi si stabilirà il colore che entra in vigore martedì 6 aprile. Nel dettaglio sono 11 le regioni, cui si aggiunge la provincia autonoma di Trento, che potrebbero rimanere in rossa anche dopo Pasqua. Si tratta di Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto (che però spera di passare in zona arancione). Più fortunate, in zona arancione, si trovano invece Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano. 

"Aumentano i casi, mentre sono stabili i ricoveri e diminuiscono i decessi e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10 per cento - spiega l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, nella speranza che la regione rimanga nella stessa fascia -, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 4 per cento. I casi a Roma città sono a quota 900. Timidi segnali positivi sono la diminuzione dei decessi e delle terapie intensive, ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione nelle festività di Pasqua. Il valore RT è stabile a 0.98". Infine c'è l'incognita della Sicilia, finita nella bufera dopo che la regione è stata investita dall'inchiesta sui dati falsi e ora rischia di essere retrocessa. Il quadro più recente comprende 1.282 contagi su 10.305 tamponi con un'incidenza del 12%. Negli ospedali i ricoverati sono 1039. Ma qualcosa potrebbe senz'altro cambiare.

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