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Franco Bechis su Albert Bourla: del Ceo di Pfizer le verità sul coronavirus che la politica ci nasconde

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Franco Bechis descrive tempi bui per tutti ancora per colpa del coronavirus: "La pandemia? Ci sarà ancora per buona parte del 2022, più o meno come abbiamo vissuto nel 2020 e nel 2021, anche se probabilmente con intensità diversa nelle varie aree del mondo. E poi che accadrà al virus Covid 19? Resterà. E quindi bisognerà combatterlo", così scrive sul Tempo. Il direttore spiega anche che la stima è di Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer, "il colosso farmaceutico che insieme alla tedesca BioNTech ha le chiavi del vaccino contro il coronavirus più richiesto nel mondo", scrive Bechis.

 

 

 

 

Le previsioni di Bourla sono state fatte davanti all'assemblea annuale degli azionisti: il vaccino oggi fa lievitare i fatturati, ma potrebbe avere assai più margine di guadagno. "Solo che in piena pandemia il prezzo  è calmierato: 39 dollari per la doppia dose fornita a tutti i paesi ad alto reddito come Europa e Usa, il costo medio di un pasto in America, ha spiegato Bourla", scrive sempre Bechis. Ma quel prezzo fisso resterà identico anche nel 2022, perché "sarà ancora un anno di pandemia".  Pfizer progetta per il 2021 la produzione di 2,5 miliardi di dosi e per il 2022 ha un obiettivo perfino superiore: 3 miliardi.

 

 

 

Insomma non ci sono tanti dubbi, secondo Bechis. "Ci sarà bisogno di un richiamo e ci sarà bisogno di rivaccinazioni annuali o comunque periodiche negli anni successivi", spiega Bourla. E anche Stephane Bancel, amministratore delegato di Moderna, ha spiegato che "le persone dovranno vaccinarsi contro il coronavirus ogni anno, come per l'influenza stagionale". Il direttore del Tempo rimarca come questa sia una verità che, però, la politica non ci vuole dire, che si preferisce insomma tenere sotto traccia. Infine Bechis cita le notizie più positive che arrivano da ricoveri che continuano a calare: -42 pazienti in terapia intensiva per un totale di 2.979 e con 152 nuovi ingressi, -654 ricoveri in area non critica per un totale di 21.440. Salgono anche i guariti con 21.069 che hanno sconfitto il virus per un totale di 3.351.461 da inizio pandemia.

 

 

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