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Denise Pipitone, Piera Maggio usa l'artiglieria pesante contro Gianluigi Nuzzi: "Nessuna autorizzazione", e tira in ballo la polizia

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“Le segnalazioni vanno fatte alle autorità del posto dell’avvistamento, polizia e carabinieri. Alle autorità preposte che vi lavorano, al legale Giacomo Frazzitta, alla famiglia stessa e Chi l’ha visto. Non ad altri che non sono autorizzati a ricevere segnalazioni”. Così Piera Maggio è intervenuta sui social dopo che Quarto Grado ha dedicato un ampio blocco al caso di Denise Pipitone, nonostante la diffida ricevuta dalla madre. 

 

 

Gianluigi Nuzzi, nel corso della puntata di venerdì 25 giugno andata in onda su Rete4, ha spiegato perché ha deciso di continuare ad occuparsi della bambina scomparsa a Mazara del Vallo il primo settembre del 2004. “La notizia prima di tutto”, ha dichiarato il conduttore, secondo cui le indagini sono state fatte male e con tanta confusione. A suo dire l’unico rammarico è che all’epoca dei fatti non c’era Quarto Grado, che avrebbe seguito la vicenda senza tralasciare il benché minimo dettaglio. 

 

 

Nuzzi ha inoltre precisato che non si può “mettere il bavaglio” a chi cerca la verità, soprattutto se all’epoca delle indagini sono stati fatti tanti errori. Già venerdì Piera Maggio era intervenuta sui social: “Siamo stupidi? Andremo avanti nelle sedi opportune”. La diffida era partita dopo che Carmelo Abbate aveva espresso dei giudizi ritenuti offensivi dalla madre di Denise Pipitone, per questo aveva chiesto rispetto. 

 

 

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