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Giacomo Sartori, il testimone dell'enoteca: "Cosa l'ho visto fare", suicidio poco credibile?

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Giacomo Sartori è stato trovato privo di vita a Casorate Primo (Pavia), a poca distanza da dove era stata rinvenuta la sua auto. Scomparso la sera del 18 settembre a Milano, il 29enne della provincia di Belluno è stato trovato impiccato a un albero all’interno di una cascina, pare con un cavo elettrico. Facile parlare di suicidio, ma sono tanti, troppi i punti oscuri legati alla sua morte.

 

 

Il ragazzo era sparito dopo che da un bar di Milano gli era stato rubato lo zaino con il portafoglio, i documenti e il pc di lavoro. “Mi ha chiesto se avessi trovato o preso il suo zaino rosso”, è la testimonianza di una delle ultime persone che ha visto Sartori nella notte tra il 17 e il 18 settembre. “Non mi è sembrato ubriaco, non era agitato”, ha aggiunto ai microfoni di Mattino 5 l’uomo che lavora nell’enoteca dove Giacomo era insieme ai suoi amici. Il giovane si è poi allontanato e da allora ha fatto perdere le sue tracce.

 

 

“Quella sera c’era molta gente a causa di un concerto nelle vicinanze”, ha aggiunto il testimone dell’enoteca. Gli amici che erano con lui hanno fatto sapere che Sartori era piuttosto turbato dopo aver smarrito lo zaino, che conteneva ben due computer oltre che il portafoglio con i documenti. Non aveva detto nulla di particolare agli amici, che di certo non si aspettavano un epilogo del genere.

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