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No Green pass a Novara, l'infermiera organizzatrice? Finisce in disgrazia

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L'Ordine dei medici di Novara prende le distanze da quanto accaduto in città, dove alcuni manifestanti No Green pass sono scesi in piazza vestiti da deportati scatenando indignazione e polemiche non solo nella comunità ebraica. Ancora più deplorevole, poi, è il fatto che alla testa di quel gruppo ci fosse Giuseppa "Giusy" Maria Pace, l'infermiera che ha promosso il corteo di sabato. La donna è stata sospesa dal sindacato Fsi-Usae, e potrebbe essere denunciata dall'azienda ospedaliera.

 

 

 

 

 

Da tempo la caposala Pace non lavorava più in reparto, era stata destinata ad altre mansioni di tipo burocratico in ufficio. A breve la direzione del Maggiore della Carità di Novara esaminerà il suo caso. Deciderà su eventuali provvedimenti disciplinari ma anche sulla possibilita' di una denuncia alla Procura della Repubblica. Intervistata da alcuni quotidiani, Giusy Pace ha sostenuto di non avere voluto fare riferimento agli ebrei nei campi di sterminio, ma di avere voluto sollevare la questione della categoria, contraria al Green pass, una «una nuova minoranza privata della liberta».

 

 

 

 

 

 

Il vicecapogruppo della Lega in consiglio regionale Riccardo Lanzo, chiede alla Regione di promuovere una richiesta di risarcimento per danno d'immagine. Gli interventi di condanna del mondo politico si moltiplicano.

 

 

 

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