Cerca
Logo
Cerca
+

Killnet, "Colpo irreparabile all'Italia". Gli hacker russi hanno già colpito? Fuga di notizie dal Viminale

  • a
  • a
  • a

Il collettivo russo Killnet aveva annunciato un attacco hacker senza precedenti in Italia: la minaccia si sarebbe dovuta abbattere sul nostro Paese questa mattina alle 5. In realtà, però, non si sarebbe registrata nessuna violazione fino a questo momento. Tuttavia il colpo grosso, irreparabile addirittura, potrebbe essere stato messo a segno già nei giorni scorsi. Il sospetto, in particolare, è che durante gli ultimi attacchi siano stati violati i server del Viminale. Un salto di qualità per i pirati russi, forse possibile grazie ai sistemi malware (software malevoli). Si tratta di un'aggressione "intrusiva" che mira a rubare dati.

 

 

 

Qualche giorno fa non solo erano state bloccate le reti internet a cui sono collegati i ministeri della Difesa, degli Esteri, dei Beni culturali e dell’Istruzione, il Consiglio superiore della magistratura e alcuni aeroporti, ma sarebbero scattate pure delle attività che — secondo gli inquirenti — avevano l’obiettivo di estrarre informazioni sensibili. Una ha riguardato il ministero dell’Interno e un'altra la Polizia di Stato. Mentre in quest'ultimo caso gli investigatori hanno già accertato che il sistema ha retto, qualche dubbio resta sui computer del Viminale. Ecco perché sarebbero ancora in corso delle verifiche

 

 

 

La Procura di Roma, come riporta il Corriere della Sera, ha affidato l’indagine al Dipartimento antiterrorismo. Intanto alcuni di questi attacchi sono già stati rivendicati dal gruppo Killnet, che è di dichiarata ispirazione putiniana. E' dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina che si parla di "guerra ibrida": una guerra che non si combatte più solo sul campo, ma anche a livello digitale e virtuale, colpendo infrastrutture e istituzioni dall'interno. Qualche settimana fa a subire un’aggressione era stato pure il sistema delle ferrovie. In quel caso, però, non sarebbe ancora stata decifrata la natura dell'attacco.

 

 

 

Dai blog