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Treviso, tunisino tossicodipendente scatena l'inferno in carcere

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Caos e violenza in carcere. Un detenuto tunisino, tossicodipendente, ha distrutto l'infermeria del carcere di Treviso. A riferire quanto accaduto è stato Giovanni Vona, segretario nazionale per il Triveneto del Sindacato autonomo polizia penitenziaria. Un altro detenuto ha sferrato due pugni al volto ad un collega mentre lo accompagnava alla socialità. 

"In tutto questo, per i poliziotti riposi revocati, turni da 14 ore, pomeriggi e notti", ha sbottato. Per Donato Capece, segretario generale del Sapp, "la situazione è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Chiediamo l'immediata applicazione dell'articolo 14 bis dell'ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato", conclude.

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