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Chiavari, no al bagno col turbante: "Una schifezza!". Esplode il caso

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Una piscina di Chiavari al centro della polemica. Come ben noto il regolamento di tutte le strutture prevede che i bagnanti indossino costume da bagno e cuffiette per la testa. Una questione di igiene a cui però c'è chi si oppone. Prima le donne musulmane con tanto di burkini e velo, poi gli indiani con il turbante. Così, nella bassa bresciana, due uomini di origine indiana e di religione sikh se la sono presa con una piscina. I due, che per religione devono indossare costantemente sul capo un turbante per simboleggiare il legame con Dio, non hanno rispettato le regole. Dalla gestione della piscina si è cercato di ovviare al problema, offrendo loro una cuffia da indossare al posto del turbante. Risultato? I due si sono rifiutati di indossarla portando il gestore a rimborsato loro il biglietto di ingresso. Tutto risolto verrebbe da dire e invece i due non si sono limitati a chiuderla qua.

Ecco allora che uno di loro ha lasciato una recensione polemica nei confronti della struttura: "Posto carino, ma il regolamento che le persone con il turbante non possono fare il bagno... Secondo me questa è una schifezza, fa molto schifo questa regola. Spero la tolgano". E la replica del gestore, arrabbiato per l'accaduto, non si è fatta attendere: "Che fa schifo è quel turbante sudaticcio che avevi in testa. Se vuoi farti il bagno con quella monnezza, lo fai a casa tua, non da noi".

 

 

E ancora: "È colpa di gente come te e i tuoi amici se l'integrazione è complicata. Tu comandi a casa tua, non in quella degli altri. Pistola io che vi ho anche rimborsato l'ingresso, perché mi facevate tristezza". Di fronte al botta e risposta la rete è divisa: chi accusa di razzismo il gestore della piscina e chi invece attacca i due indiani per non aver rispettato le regole.

 

 

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