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Open Arms, il Pd la finanzia: ma è vietato per legge

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Alessandro Gonzato
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Toh: ora il Pd finanzia i fuorilegge alla luce del sole. Lo fa tra i riflessi del Tirreno, sul ponte della Open Arms, la nave dell’omonima Ong che dal 23 agosto è in stato di fermo per aver deliberatamente violato le norme introdotte dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La Ong è stata multata di 10mila euro e la nave, fermata per 20 giorni, fino all’11 settembre rimarrà ormeggiata nel porto di Marina di Carrara. Open Arms mentre era nel Mediterraneo tra Libia, Tunisia e Sicilia aveva effettuato “salvataggi multipli”, almeno tre. Caricati a bordo i primi migranti raccolti su un barchino non si è diretta subito verso il porto sicuro assegnato dal Viminale ma ha aspettato di essere piena, e alla fine ne ha stipati 196. Il Pd, sezione Toscana, ha annunciato che parte di quei 10mila euro da pagare allo Stato italiano li hanno reperiti i dem: «L’idea che un nostro contributo si trasformi in pasti, salvagenti, abiti, coperte e opere di manutenzione di questa nave pronta a salpare di nuovo, ci fa sentire parte delle loro missioni, mentre sosteniamo politicamente ogni giorno una politica migratoria fatta di accoglienza». E poi, Emiliano Fossi, il segretario del Pd Toscana: «Quando una nostra delegazione è salita a bordo della Open Arms ci siamo subito attivati e stiamo promuovendo ulteriori iniziative di solidarietà nelle nostre federazioni locali oltre a raccolte fondi parlamentari».

CONTROCORRENTE
La Tunisia è nel caos? Il Pd tifa per gli sbarchi di massa in Italia. Gli scafisti fanno affari d’oro con le partenze di gommoni e carrette varie lasciate in mezzo al mare? I dem fanno spallucce. Le Ong attirano nel Mediterraneo migliaia di migranti al giorno e vìolano le norme? Il Pd finanzia le navi “umanitarie”. «Il Pd Toscana è con voi», dicono i dem a Open Arms, «vi ringrazia e sostiene le vostre missioni in mare con cui vengono salvate da morte certa centinaia di persone». Ha gioco facile, Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia e copresidente del gruppo dei Conservatori al parlamento europeo: «Mentre l’Italia è impegnata nella dura battaglia contro l’immigrazione illegale e i trafficanti di morte, il Pd si schiera dalla parte dell’illegalità finanziando apertamente una nave sotto sequestro per aver violato il nuovo decreto varato dal governo e indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina». All’attacco anche il senatore di Fdi Gianni Berrino, capogruppo in commissione Giustizia: «Fino a ieri erano noti per le passerelle sulle imbarcazioni delle Ong che navigavano nel Mediterraneo.

 



Oragli esponenti del Pd sono passati a una fase successiva di consonanza con queste organizzazioni autodefinite umanitarie: alcuni dem sono saliti sulla nave per portare denaro, frutto di una donazione, per far fronte alle spese. Quali spese? Presto detto: quelle che gravano sulla Ong per aver trasgredito il “decreto Cutro”. Il Pd si schiera contro una legge dello Stato italiano favorendo così l’immigrazione clandestina e il turpe mercato sulla pelle di disperati». La Open Arms è la Ong che ha trascinato in tribunale l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per aver ritardato ad agosto 2019 lo sbarcato di 147 migranti. Il 6 ottobre nell’aula bunker dell’Ucciardone, nel carcere di Palermo, ci sarà anche Richard Gere a testimoniare contro Salvini. Il divo di Hollywood in quei giorni era in vacanza in Sicilia e a favore di telecamere era balzato dal suo yacht sulla nave della Ong. Dallo champagne e le belle donne a spalla del comunista Nicola Fratoianni. I tempi di Pretty Woman sono andati.

 

 

 

 

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