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Biblioteca europea a Milano, turbativa d'asta: indagato anche Stefano Boeri

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Sono in corso a Milano perquisizioni e sequestri di materiale informatico nell’ambito di un’indagine per turbativa d’asta riguardante l’appalto per la nuova Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) che sorgerà in zona Porta Vittoria. Tra gli indagati ci sarebbe l’architetto Stefano Boeri. Secondo quanto si apprende, sarebbero coinvolti anche gli architetti Raffaele Lunati e Cino Zucchi, docente al Politecnico, capogruppo del progetto vincitore assieme a un pool di altri professionisti. Diversi gli indagati nel fascicolo coordinato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano con i pm Serafini, Filippini e Clerici. Al lavoro la Guardia di Finanza.

Il concorso internazionale, che vide la partecipazione di 44 studi di tutto il mondo, si chiuse con la proclamazione dei vincitori fatta l'11 luglio 2022: Lunati titolare di Onsitestudio ebbe la meglio sul progetto che aveva come capofila Michele De Lucchi. I nomi degli autori vennero svelati solo dopo la vittoria, perché la commissione, della quale faceva parte lo stesso Boeri- aveva sul tavolo progetti anonimi. Con l'esito del concorso arrivarono però i primi malumori degli sconfitti, che sollevano dubbi sull'assegnazione e su una presunta rete di relazioni vista da molti con sospetto.

 

 

La nuova Beic dovrebbe essere pronta per il 2026 grazie a 101 milioni di euro di fondi del Pnrr. Il progetto vincitore è stato presentato a Palazzo Marino con il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della Fondazione Beic Francesco Paolo Tronca. “Il progetto – era scritto nelle motivazioni della Commissione giudicatrice, presieduta da Boeri - risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista”.

 

 

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