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Vicenza, scontri tra i centri sociali anti-Israele e polizia: feriti alcuni agenti

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Scontri e tensione altissima a Vicenza intorno alla fiera VicenzaOro, fiera internazionale del gioiello che raccoglie centinaia di visitatori ogni anno e che ospita un padiglione di Israele. Apparsi manifesti con la scritta "Blocchiamo Israele", "Stop war" e "free Palestine". Alcuni manifestanti hanno lanciato dei fumogeni e dei petardi contro gli agenti. A quel punto le forze di Polizia, in tenuta antisommossa, hanno caricato il corteo. E sono stati usati anche gli idranti per arginare i manifestanti.  

Cinquecento persone nel corteo organizzato dai "Centri sociali del Nord Est", dove sventolavano diverse bandiere della Palestina, sono partite dal parcheggio di via Rossi ai Ferrovieri intorno alle 11 del mattino di oggi 20 gennaio e poi hanno deviato dal percorso concordato avvicinandosi ai padiglioni della fiera. I manifestanti hanno cercato di forzare l'ingresso nei locali della fiera dal cancello dell'ingresso posteriore. A quel punto sono scattate le cariche delle forze dell'ordine. 

Ci sarebbero alcuni feriti tra gli agenti, uno sarebbe stato colpito da un grosso petardo. Ci sono anche diversi fermi. 

Nel pomeriggio ci sarà la manifestazione più importante indetta dalla comunità palestinese.

 

 

"Non esiste giustificazione alcuna per le scene di guerriglia che abbiamo visto questa mattina in strada dell’Arsenale", ha tuonato sui social il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai: "Il diritto di manifestare è sacro e tutelato dalla Costituzione, ma chi scende in piazza con i bastoni e il viso coperto va contro l’eredità dei padri costituenti".

"Quello che è successo nel Veneto a opera dei centri sociali contro Israele dimostra che il vero antisemitismo è a sinistra", afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi. "Loro lo chiamano antisionismo ma è un sentimento molto forte. Esiste nel ventre dell’elettorato di sinistra un’avversione forte contro Israele che spesso diventa odio", aggiunge. "Molti militanti di sinistra, non solo quelli dei centri sociali, paragonano Israele alla Germania nazista offendendo due volte in più il popolo ebraico".

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