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Spiagge, i turisti svizzeri depredano la Sardegna: "Non sapevamo non si potesse"

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Con l'estate che sta entrando sempre più nel vivo, la Sardegna si sta preparando ad accogliere folle oceaniche di visitatori che approdano sull'isola per vivere la propria vita Smeralda. Ma il turismo di massa porta con sé anche una brutta piaga per il territorio: il saccheggio delle spiagge. Incuranti dei divieti e delle sanzioni, i turisti prelevano degli arenili conchiglie, pietre e sabbia per portarle a casa come souvenir o come ricordo dopo la fine della vacanza.

L'ultimo episodio di questo tipo risale allo scorso 9 luglio, nel porto Isola Bianca di Olbia. Una famiglia di turisti svizzeri è stata infatti fermata dagli agenti della sicurezza dell'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna mentre si stavano imbarcando per Genova. La famiglia proviene dal canton Vaud. Secondo quanto riferisce l'Ansa, il padre avrebbe dichiarato di non essere a conoscenza delle disposizioni varate dalla Regione Sardegna che vietano di prelevare sabbia e sassi. L'obiettivo è quello di salvaguardare l'habitat naturale delle spiagge sarde.

 

 

Ignari di questo divieto, i turisti svizzeri avevano nascosto la merce sottratta dalle spiagge di Orosei, nel Nuorese, dove si trovavano in vacanza, dentro una cassetta che avevano poi nascosto nel bagagliaio dell'automobile sulla quale stavano viaggiando.Il sequestro del materiale, spiega ancora l'Ansa, è stato possibile grazie al lavoro capillare di ispezione a cui sono sottoposti tutti i passeggeri in transito nello scalo portuale olbiese.

 

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