Alla Guardia di Finanza bastano 120 secondi - due minuti - per identificare la persona che sta usufruendo del servizio garantito dal pezzotto, ovvero un particolare decoder utilizzato per accedere illegalmente ai contenuti dei canali televisivi italiani ed esteri a pagamento. Come spiega il generale di brigata Gaetano Cutarelli, nessuno potrà più sentirsi al sicuro dopo questa ondata di contestazioni. Il tutto è possibile grazie a due tracce identificate dalle forze dell'ordine. La prima riguarda l'utenza internet che si utilizza per vedere l'evento, o il film, o la serie. L'altra - la più scontata - è la carta di credito che si impiega per pagare il servizio di pirateria. E i pagamenti sono sempre tracciabili.
Al momento la Guardia di Finanza contesta a 2189 utenti l'uso del pezzotto. Come riporta Repubblica, queste persone si sono viste consegnare un verbale una volta arrivate al Comando. Una scena senza precedenti, che ha suscitato molta ansia ai destinatari. Secondo quanto stabilisce la legge, potrebbero essere sanzionati con una multa che va da un minimo di 154 euro a un massimo di 5000, in caso di "recidiva".
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Arriva il "grande fratello" del pezzotto. Un sistema di controllo e di marcatura stretta su chi usa i disposit..."Io comprendo ma non giustifico chi ruba una partita per problemi economici - ha spiegato Claudio Lotito, tra gli artefici della legge italiana anti-pirati del 2023 -. Figuriamoci chi potrebbe permettersi di vederla legalmente. La festa - ha poi aggiunto - è finita per tutti". Ma non solo. Come ricorda l'amministratore delegato di Sky Italia Andrea Dullio, le ammende individuali "combattono un fenomeno capace di distruggere valore e posti di lavoro in molti settori, dallo sport all'audiovisivo". "è ora di sollevare il cartellino rosso - ha esclamato l'ad dell?Inter Giusepep Marotta - sul volto dei pirati, per sempre".