L’estenuante vicenda di Garlasco ogni giorno pone nuovi dubbi e le posizioni dei personaggi coinvolti cambiano rapidamente. Il caso viene seguito da tante trasmissioni in tv, tra queste ovviamente “Ore 14”, il programma di Milo Infante che si occupa specificamente di casi di cronaca nera.
L’ultimo focus riguarda ancora Andrea Sempio e la sua posizione nell’ambito di un’inchiesta che lo vede come indagato principale per l’omicidio di Chiara Poggi del 13 Agosto 2007 e che, ricordiamo, ha già un colpevole ufficiale nell’ex-fidanzato Alberto Stasi, che sta finendo di scontare 16 anni di carcere. Ci si interroga, in particolare, sulla famosa “impronta 33”, la quale, secondo la criminologa Roberta Bruzzone “non è però un’impronta leggibile. Ci sono al massimo 7-8 minuzie realmente comparabili e temo che purtroppo il lavoro dei consulenti della procura di Pavia, che l'attribuiscono a Sempio, non sia stato proprio tra i più solidi".
Garlasco, controffensiva dei Poggi: la mossa per Andrea Sempio
Dopo aver sopportato, sofferto, e osservato - più o meno in silenzio - la nuova inchiesta sull’omicidio di ...Quanto a tracce multiple lasciate in casa da più persone la mattina del delitto, Stefano Zurlo de il Giornale afferma: “A me ha colpito molto che si era parlato di questa grande colazione con gli assassini. Adesso è diventato come se fosse normale che fosse stato Stasi a bere il tè freddo, ma non si capisce bene quando. Non risulta che Stasi avesse mai parlato di questo, mentre ha parlato della birra della sera prima. E questo non vuol dire che non l'abbia bevuto nel corso della sera, perché resta a casa di Chiara fino a l'una di mattina più o meno”. Sempre la Bruzzone, poi, chiarisce: “Nessuno potrà stabilire con assoluta certezza quando Stasi lo ha bevuto, è significativo che ci sia il suo Dna e solo il suo sull'Estathè. Peraltro è una cannuccia, quindi credo che non ci possano essere interpretazioni alternative. Curioso che questa storia che lui fosse un bevitore appassionato di questo tè freddo – continua la criminologa di Finale Ligure - come dice il suo avvocato in diverse circostanze, salti fuori solo ora. Perché abbiamo fior di filmati che dimostrano che c'era un certo investimento dal punto di fiducia e di speranza nel materiale trovato nella spazzatura. La narrativa dominante fino a tre giorni fa era che chi ha mangiato il Fruttolo e ha bevuto l'Estathè era l'assassino”. Alla prossima puntata.