Cecilia De Astis, 71 anni, è stata travolta e uccisa a Milano da un’auto pirata guidata da quattro giovanissimi, forse minorenni, che sono fuggiti a piedi dopo l’incidente. “Una donna di cuore. Il dolore per la morte del marito l’aveva resa più ruvida. Ma bastava poco, una parola gentile per farle ritrovare il sorriso”, così la ricordano nel quartiere Gratosoglio, dove viveva da circa 40 anni. Originaria di Ruvo di Puglia, Cecilia, vedova da 15 anni, era pensionata, ex operaia tessile al Cotonificio Cederna. Lascia due figli, uno dei quali infermiere.L’incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno in via Saponaro, dopo che Cecilia aveva lasciato la mensa dei “Fratelli di San Francesco”.
Investita e uccisa a Milano: chi c'era a bordo dell'auto impazzita, caccia al pirata
Una donna di 72 anni è stata investita e uccisa oggi a Milano da un'auto con targa francese che si è d...“Era arrivata alle 11.30, non era un’assidua frequentatrice”, ha detto un responsabile. L’auto, una Citroen Ds4 bianca rubata, viaggiava a grande velocità, ha invaso un’area verde e l’ha travolta, per poi schiantarsi contro un cartello. Cecilia è morta poco dopo al Niguarda. I quattro occupanti, descritti come “giovanissimi, di 13, 14 o 15 anni”, sono scappati, alcuni verso un campo nomadi. “Costituitevi, fatevi un esame di coscienza”, ha dichiarato uno dei figli, mentre l’altro, che aveva cenato con lei la sera prima, ha aggiunto: “Se non vi fate trovare prima, potrebbe essere molto peggio”. Il pm Enrico Pavone indaga per omicidio stradale aggravato. Il quartiere piange: “Cecilia era una brava donna, nella vita aveva sofferto molto, aveva perso anche il marito, non si può morire così”, dice una residente.