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Milano, sequestrato falso ambulatorio in via Padova

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A gestirlo 2 cinesi clandestini che si sono improvvisati dottori. Il Vice Sindaco chiede collaborazione alla Magistratura

bonfanti ilaria
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Tre agenti del settore sicurezza hanno fatto irruzione oggi a Milano in Via Padova, dopo giorni di indagini. Un negozio di giocattoli, abbigliamento e ferramenta è stato infatti improvvisato in un ambulatorio medico da una cinese che si spacciava per dottoressa. La donna, clandestina, non possedeva in realtà alcun requisito professionale, ma si improvvisava medico con i pazienti, per lo più della sua stessa nazionalità, vittime della truffa. Dai dieci ai venti euro la somma richiesta per ogni vista. A controllare l'ingresso si trovava puntualmente il marito, assistente irregolare cinese, titolare dell'esercizio commerciale. Gli agenti hanno agito in borghese, senza farsi così riconoscere dall'uomo. Riusciti ad entrare nello pseudo ambulatorio la scena che si sono trovati davanti risultava ai limiti dell'assurdo. Un paziente di nazionalità cinese era steso su un lettino, in attesa di essere sottoposto ad un'ecografia- o meglio, a quella che avrebbe dovuto esserlo. La denuncia è scattata nell'immediato. Abuso della professione medica per la finta dottoressa che, si è poi scoperto, visitava anche a domicilio. Sequestrati  inoltre un ecografo, un computer, 20 flaconi di compresse cinesi, 3 flaconi di creme, un catalogo di farmaci solo cinesi e 220 euro, compenso delle visite effettuate. Denunciati anche i titolari del negozio segnalati dalle autorità giudiziarie per favoreggiamento ed attività illecita. La Polizia locale ha esplicitamente richiesto il sequestro dell'immobile e dell'esercizio commerciale, senza ottenere  la  convalida dalla Magistratura. Una ventina di giorni fa gli agenti avevano scoperto in Via Venini una appartamento con una quindicina di posti letto ed una cantina a rischio esplosione, abitati da due clandestini, che si sono rivelati oggi essere la dottoressa ed il marito truffatori.  Sgomento il Vice Sindaco Riccardo De Corato che commenta così l'episodio:  «Eravamo abituati agli ambulatori medici fai da te nel quartiere Sarpi. Ora scopriamo invece che questa pericolosa attività, improvvisata da falsi dottori, si è estesa nella città di Milano». In via Padova sono stati intensificati notevolmente i controlli e gli effetti positivi sono evidenti, anche dai dati raccolti.  Sono 297 le persone identificate, 46 i clandestini denunciati e 6 quelli arrestati per inosservanza del decreto di espulsione dall'entrata in vigore dei provvedimenti. Si aggiungono altre 42 denunce, delle quali 6 per impianti a gas non a norma, 18 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e altre 18 per occupazioni abusive. La richiesta di sequestro dell'esercizio non è però stata accettata dalla Magistratura ed il Vice Sindaco, indignato, chiede maggiore collaborazione.

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