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Andreotti in rianimazione:"Le sue condizioni severe" 

Al pronto soccorso in codice rosso dopo una crisi cardiaca, non è in pericolo di vita. Ai medici: "Curatemi come paziente normale"

Matteo Legnani
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Il senatore a vita Giulio Andreotti è ricoverato nel reparto di rianimazione al policlinico Gemelli di Roma in seguito a un malore. Il sette volte presidente del Consiglio avrebbe avuto disturbi respiratori e una crisi cardiaca causate da una bronchite ed è stato prelevato in ambulanza dalla sua abitazione nella Capitale di corso Vittorio Emanuele. Numerosi passanti lo hanno visto steso su una barella e con una mascherina per l'ossigeno sul viso mentre i sanitari lo caricavano sulla lettiga. Andreotti, 94 anni, è arrivato al pronto soccorso del Gemelli in codice rosso ed è tuttora sotto osservazione. I medici mantengono il più stretto riserbo sulle sue condizioni: attualmente è in prognosi riservata ed è ricoverato in Terapia intensiva presso il Dea del Gemelli. Le sue condizioni sono state definite dall'equipe medica "severe, ma stabili".   "Il presidente sta bene, si è ripreso e ha fatto anche qualche battuta ai medici. Non è intubato" ha riferito poco fa Patrizia Chilelli, segretaria di Giulio. Che ai giornalisti ha confidato con un sorriso: "Wikipedia lo dava già per morto,  e il presidente ce l'ha messa tutta perchè questo non succeda". Al policlinico universitario, accanto ad Andreotti ci sono i due figli Serena e Stefano e il genero Marco Ravaglioli.  "Il presidente ha avuto una crisi respiratoria legata ad una pregressa bronchite, un'infezione delle vie respiratorie che ha provocato difficoltà di circolazione sanguigna e un rialzo della pressione" ha spiegato proprio Ravaglioli. "Data l'età la prudenza è d'obbligo e per questo si è scelto di mantenere riservata la prognosi e di tenerlo in terapia intensiva. E quando gli ha fatto notare di essere ricoverato nella stanza numero 17 del reparto di rianimazione, Andreotti ha risposto con una battuta: "Non sono superstizioso". Tra i primi messaggi d'affetto giunti al senatore a vita c'è quello di Pierferdinando Casini, ex Dci: "Andreotti sta male. Gli siamo vicini  con stima e affetto. Forza Giulio!".  

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