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Quando Clio urlava a Naomi: "Sporca negra" e Napolitano non diceva nulla

La firts lady inveì contro la modella che disturbava la sua pennichella a Stromboli. Giorgio non disse nulla. Ma ora vuole la testa di Calderoli

Nicoletta Orlandi Posti
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Fermi tutti. Quando Napolitano s'è detto "colpito e indignato" dalla battuta di Roberto Calderoli contro la "Kyenge-orango", non era amareggiato solo per il leghista. Le parole del vicepresidente del Senato gli devono avere aperto una ferita personale. Nel 2006 gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana rivelarono che la signora Clio Napolitano  si imbufalì con Naomi Campbell durante una vacanza a Stromboli. La signora s'affacciò alla finestra e avrebbe gridato "brutta negra" alla modella perché le disturbava la pennichella. Sarà vero? E se lo è, che farà Giorgio? Ecco l'articolo di Lucia Esposito uscito su Libero nel dicembre 2006 A un certo punto l'intervista barbarica scivola pericolosamente verso un'estate a Stromboli. Daria Bignardi ci prova e chiede: dicono che i vostri rapporti con Clio Napolitano non sono buoni... Stefano Gabbana e Domenico Dolce sono lì davanti a lei. Un attimo di silenzio, poi risponde Gabbana. Ecco, testualmente, cosa dice: «Lei ha fatto una figuraccia. Noi eravamo in terrazzo dopo pranzo. Alle tre di pomeriggio, eravamo in quindici, si ascoltava un po' di musica. A un certo punto vediamo questa specie di spettro che esce da una finestra.... Questa signora anziana e scompigliata esce dicendo che eravamo dei delinquenti, disgraziati, farabutti. Con noi c'era Naomi Campbell e lei dice “quella brutta negra”». Sconvolgente. Ma non finisce qui. Gabbana riprende fiato (riportiamo sempre fedelmente): «Allora io le ho detto: guardi signora, lei può essere mia nonna ma non la voglio insultare. E lei: non sa chi sono io, chiamo la polizia. Alla fine sono arrivati i carabinieri di Stromboli che ci hanno detto questa qui è una rompipalle, appena c'è un clacson, un bambino che piange...» A Stromboli tutti ricordano quella volta che sotto il vulcano nero arrivò la Venere Nera, ospite degli amici stilisti. Ma quel fazzoletto di dodici chilometri stava troppo stretto alla top delle top. Naomi si annoiava a morte e la sera, quando calava il buio e si accendevano le lucine delle torce (a Stromboli non c'è illuminazione pubblica) le veniva anche un po' di tristezza. Si dice che quel giorno gli stilisti, per rallegrare il pomeriggio, accesero lo stereo in giardino e che la signora Clio, dopo averli invitati cordialmente ad abbassare il volume, mandò i carabinieri. Nessuno può sapere quello che l'appuntato disse a D&G sulla signora Clio Bittoni che da oltre vent'anni trascorre le vacanze nell'isola che fece innamorare Ingrid Bergman e Roberto Rossellini.  Tutti gli anni la coppia passa parte dell'estate all'ombra del vulcano che continua a sputare pietre di fuoco. Da sempre nello stesso albergo, La Sciara. Qui una stanza in alta stagione costa 250 euro, 280 se con vista mare. Ma per trenta euro ne vale la pena perché lo spettacolo è da perdere il fiato. E poi c'è una terrazza solarium, una piscina di acqua di mare e un giardino mediterraneo. Tutto, a soli venti metri dalla spiaggia. E i coniugi Napolitano amano il mare e ogni giorno - con la paglietta color crema lui, la borsa degli asciugamani lei - se ne vanno alla spiaggia della Sciara. Sole e nuoto prima di tuffarsi in una granita di gelso. Di pomeriggio, dopo un riposino in camera, la passeggiata tra i vicoli dove il Presidente e sua moglie conoscono tutti, le chiacchiere con gli isolani, uno sguardo alle vetrine. La sera sempre lontano dalla mondanità, con gli amici, tra cui Miriam Mafai, oppure a giocare a carte.  Ogni Ferragosto l'ex consigliere Rai Alberto Contri, ospita nella sua casa con vista sull'orizzonte i suoi amici più cari per un concerto musicale. Giorgio e Clio, appassionati di musica (oltre che di cinema e teatro), non hanno mai perso un appuntamento. Quando la scorsa estate hanno dato forfait a causa della nuova carica e dei relativi problemi di sicurezza, il Presidente della Repubblica ha chiamato il suo amico per chiedergli la scaletta del concerto allestito in terrazza. A Stromboli i quattrocento abitanti considerano Clio una di loro. Discretamente elegante, la first lady - racconta chi la conosce - non ama giri di parole. Gentile ma schietta, diretta come una freccia, la first lady, settantadue anni portati con nonchalance, non è certo una che la manda a dire. Laureata in giurisprudenza, da ragazza faceva l'avvocato difendeva i braccianti agricoli di Acerra e questi, quando vedevano arrivare Napolitano, dicevano: «Quello è il marito dell'avvocato nostro».  Era lei che la domenica portava i suoi due figli a vedere le partite allo stadio anche se, confessa, «di pallone capivo pochissimo». Quando il suo Giorgio diventa presidente della Camera, lei va avanti con la vita di prima. Spazzatura inclusa. Continua a portare le buste dell'immondizia nei bidoni anche se, per difendere l'immagine, li nasconde nei sacchetti delle boutique. Clio, che deve questo nome a due “compagni” dei suoi genitori con una bimba che si chiamava così, ama il cinema, il teatro e il mare. Specialmente quello delle isole. Dopo Stromboli, c'è Capri e le tante estati all'hotel Minerva. Anche in questo caso è sempre lo stesso da sempre, tanto che la coppia è diventata amica dei proprietari. Più recente la passione per Capalbio scoperta grazie a Guido Fabiani, rettore dell'Università Roma Tre e marito della sorella di Clio.  Anche qui la coppia presidenziale è di casa, anche qui della signora Napolitano dicono la stessa cosa. «Una donna spiritosa ma rigorosa». Un ritratto senza chiaroscuri. A cui venerdì sera, durante una puntata delle Invasioni Barbariche (La 7), Dolce e Gabbana hanno aggiunto una sbavatura.

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