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Bocchino "torna" in Forza Italia: entra nel cancello della sede

La politica è l'arte dell'impossibile. Ma in questo caso parliamo di un ritorno esclusivamente "fisico"...

Andrea Tempestini
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A volte ritornano. Ricompaiono. Tornano a casa, o meglio nella casa degli ex alleati. O meglio, nel cortile del loro passato (politico). Italo Bocchino e il Pdl (o Forza Italia, fate voi) alleati non lo sono più da tempo. Anzi, i rapporti sono molto più che tesi. Burrascosi. Italo seguì lo "strappista" Gianfranco Fini nella scalchignata avventura politica di Futuro e Libertà, e come è andata lo sanno tutti: male, malissimo. Un "male" quantificabile in uno "zero virgola". Talmente male che, ormai, di Fini non abbiamo (quasi) più notizie (e di Bocchino pure). Ma non divaghiamo. Si parlava del ritorno a casa di Italo. Una notizia di cui dà conto su twitter Franco Bechis: "Italo Bocchino è entrato in Forza Italia...". Tensione. Perplessità. Possibile? Proprio lui, dopo tutte le infuocate polemiche e le accuse reciproche, torna in Forza Italia? Sì, possibile. Ma in un senso meramente fisico, non politico. "Italo Bocchino è entrato in Forza Italia... Nel senso che ha messo ora piede nella nuova sede FI a braccetto con Ignazio La Russa". La tensione si scioglie. Il giallo trova una soluzione. Certo, la politica è l'arte dell'impossibile, ma un Bocchino in Forza Italia (politicamente parlando) sarebbe stata una ridefinizione del concetto di impossibile. La sua era soltanto una visita. Mediata dall'ambasciator La Russa. Una visita, si è poi scoperto, per altro non ai forzisti. Già, perché Bocchino è entrato soltanto nel cancello della sede di FI, all'interno del quale ci sono altri due studi: quello di Giulia Bongiorno e quello di Gianni Alemanno. Italo, con Ignazio, è andato in visista da uno dei due: da Giulia o Gianni. Niente Forza Italia, insomma. A volte ritornano. Ma per caso.

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