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Vauro, la vergogna comunista contro Matteo Salvini: "La gelataia che non l'ha servito è un esempio"

Giulio Bucchi
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Per un comunista come Vauro Senesi vale tutto, pur di fermare Matteo Salvini. Anche "affamarlo", togliergli il gelato dalla bocca.  Intervistato da ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, il vignettista del Fatto quotidiano ammette di aver votato Potere al popolo ("Chi dice che il Movimento 5 Stelle è la nuova sinistra dice un'enorme cazzata") e interviene a modo suo sul caso della ragazza che è stata licenziata da una gelateria per essersi rifiutata di servire il leader della Lega: "Meravigliosa, voglio l'indirizzo del bar, vado a comprare un camioncino di gelati da lei. Mi fa venire in mente dei ricordi, di quando in questo Paese la società civile era capace di reazioni e di riscatto. Mi ricordo di quando Almirante andò a prendere un caffè in un autogrill e tutto il personale si bloccò, entrò in sciopero istantaneamente e Almirante se andò senza il caffè. Spero se ne vada anche Salvini. Senza gelato e senza il Governo. Questa ragazza dovrebbe essere un esempio. Un esempio di vera democrazia, perché in democrazia non è che vale ogni opinione, ci sono posizioni che una democrazia che si rispetti ripudia. Questa barista nel suo gesto è l'esempio di una sinistra che non c'è più a livello di rappresentanza parlamentare e istituzionale, ma che esiste nella società. È una sinistra sola, disorientata, ma ancora viva, capace di reagire". Per fortuna (e per sfortuna di Vauro) la maggioranza degli italiani sta dalla parte del gelataio.

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