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Minzolini alla sbarra per aver rimosso la giornalista Rai

Augusto Minzolini

Il processo dall'8 aprile. Lui si difende: "Mi sento un perseguitato, volevo dare spazio ai giovani"

Nicoletta Orlandi Posti
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L'ex direttore del Tg1, attualmente senatore del Pdl, Augusto Minzolini, è stato rinviato a giudizio per abuso d'ufficio. L'imputazione si riferisce alla sua decisione di rimuovere sollevare la giornalista Tiziana Ferrario dalla conduzione del telegiornale delle 20, nel marzo del 2010, senza attribuirle un incarico equipolente che tenesse conto della sua qualifica di caporedattore con mansioni di inviata speciale. Il processo prenderà il via il prossimo 8 aprile davanti alla quarta sezione penale del tribunale. "Mi sento un perseguitato", ha commentato il senatore azzurro. "La realtà è che in questo Paese diventa penalmente rilevante se uno decide di puntare al rinnovamento e vuole dare spazio ai giovani. Quando sono arrivato al Tg1 ho assunto 18 precari senza tener conto del loro orientamento politico. Non li avevo certo messi io, ma i direttori che mi avevano preceduto. Tiziana Ferrario da 28 anni, cioè quattro generazioni di giornalisti, era in video e voleva continuare a starci. Vorrei sapere, alla luce di questo rinvio a giudizio per abuso d'ufficio, quali sono i diritti e i doveri di un direttore. Qualcuno me lo deve spiegare". "Prima di me e dopo di me", puntualizza Minzolini, "mai nessun direttore era finito a giudizio per aver cambiato qualcosa nelle conduzione di un Tg. Avrei potuto arrivare in Rai e fare il passacarte. Sarebbero stati tutti più contenti". Dal canto suo, l'avvocato Fabrizio Siggia, difensore dell'ex direttore del Tg1, aggiunge: "Siamo convinti della bontà delle nostre ragioni: utilizzeremo il dibattimento per rimarcare l'assoluta correttezza del comportamento adottato da Minzolini".

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