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Coronavirus, Nicola Porro alza la voce: "Noi contagiati come radioattivi. Non ci farete sentire in colpa"

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Nicola Porro lunedì ha annunciato di essere positivo al Covid-19. È al quarto giorno di quarantena, chiuso in casa. Il Giornale, di cui Porro è vicdedirettore lo ha intervistato oggi. "La mattina sto bene, la sera come se mi fosse passato sopra un tram: male. Non riesco a leggere, né a vedere la tv, ho 38-39° di febbre, tossisco. È accaduto sabato: non mi sentivo bene. Domenica sera sono andato all' ospedale Spallanzani, qui a Roma, e ho fatto il tampone. Il mattino dopo mi ha chiamato il professor Antinori per dirmi che ero positivo. Appena dici Coronavirus scatta una censura sociale per cui non puoi fare nulla. Diventi radioattivo per tutte le persone che ti stanno attorno. Chi ho incontrato deve mettersi in quarantena, significa che gli ho creato un pasticcio pazzesco.  Mi stanno aiutando degli amici: mi portano le cose che mi servono e me le lasciano fuori dal portone. Di testa mi sento bene. Mi ha impressionato la quantità di messaggi via mail e WhatsApp. Così tanti da preoccuparmi, perché penso: Non sto bene, è vero. Il problema sono gli ospedali, non il contagio. Prima dovevano rafforzare il sistema ospedaliero e poi limitare il contagio. Invece stiamo facendo il contrario. Berlusconi? Mi chiama tutti i giorni. È molto affettuoso. Mi stupisce ogni volta,.."

 

 

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